La Food Valley Bike è proprio quello che serve per ricordare agli investitori di tutto il mondo che il vero Made in Italy non lo esporti e basta, ma te lo vieni a gustare qui da noi: dal produttore al consumatore. Più precisamente nella bassa Parmense, in quell’Emilia Romagna dove la bicicletta non è un mezzo qualsiasi, ma una macchina del tempo che ti riporta a quando eri bambino. Se poi sei anche in grado di abbinare tutto questo al cibo non solo buono ma unico, leccornie che ci rendono famosi senza eguali nel mondo, hai fatto Bingo.
Accade a Parma, Sorbolo, Mezzani, Colorno, Roccabianca e poi, dulcis (anzi salato) in fundo, a Zibello, la patria del culatello. Quest’ultima è una rima baciata, sì, ma dalla fortuna visto che il prodotto appare nella lista dei più ricopiati (male) in ogni dove. Guardate, gustate con occhi e palato le meraviglie di questi posti, ma soprattutto la capacità di accogliere il cliente, o meglio: la persona.

Nessun trionfalismo, nessuna esegesi: il luogo e la gente di qui non hanno bisogno che squilli la tromba. Qui alla valle del gusto in bici, il cui percorso riportato qui sopra è stato presentato al Salone del Camper di Parma a metà del settembre scorso, ti accolgono, ti coccolano e ti aiutano, sì, anche a scrivere ‘due righe due’ in tempi rapidi, senza rimpallarti di telefonata in telefonata, di mail in mail con gente che man mano si aggiunge in copia e poi ti porta alle calende greche. Andare in bicicletta è gioia, divertimento; come pure l’accostarsi alle prelibatezze che abbiamo noi e solo noi, in loco, non solo da esportare dentro il padiglione a margine di un pur nobile evento magari organizzato pure in uno spiazzo irraggiungibile.
Allora viva il Made in Italy, anche e soprattutto quello..in Italy.