Noleggiare una bici in Trentino Alto Adige, oppure in Piemonte e perfino in Toscana, il tutto attraverso professionisti del settore che fanno network tra di loro e a costi accessibili. E’ l’obiettivo di Rent&Fit, un marketplace per l’incontro tra la domanda di mezzi di trasporto sostenibili tra cui bici ed ebike. Un business che a breve si arricchirà di bike shuttle locali per trasportare comitive in gita.
Come si noleggia una bici? Una volta registrato puoi sfogliare gli annunci, confrontarli tra di loro e poi, alla fine, scegliere quello preferito. Una vera e propria comodità, che attinge sempre di più al modo di fare dei nostri giorni anche per acquistare un articolo sulle diverse piattaforme di e commerce, conosciute ormai a memoria anche dai bambini.
Dall’home page di Ren&Fit In un colpo solo si possono selezionare bici e periodo di noleggio. Nella stringa di ricerca sarà sufficiente inserire la città presso cui richiedere il servizio e subito vi appariranno diversi box riquadro con all’interno le varie disponibilità. Da quello che abbiamo visto
(e provato) ce n’è per tutte le tasche: si va dai 9 euro al giorno per una bici a 20 pollici per i più piccoli e si sale verso i 45 euro quotidiani per una mountain bike a pedalata assistita. Registratevi, loggatevi e fate la vostra scelta tra city bikes, mtb e così via. Il noleggiatore avrà al massimo tre giorni per confermare la vostra richiesta e una volta accettata la prenotazione riceverete una mail di conferma. Quindi seguirà l’ok per l’addebito sulla carta di credito o sugli altri mezzi di pagamento supportati.
E’ da molto tempo che state pensando al noleggio di una mountain bike elettrica? Questa è davvero l’occasione giusta. Come dite? Avete bisogno di un carrello per bici ma non siete sicuri di voler spendere 2/300 euro per un nuovo che magari potrebbe non convincervi a sufficienza? Ecco la soluzione che cercavate da tempo: clikkate sul form e vedrete quanti carrellini da bici vi appariranno. Noi l’abbiamo provato e in un attimo ci sono apparsi almeno 2 o 3 prodotti davvero niente male. Costi contenuti e un giorno di prova vi faranno capire se in effetti il gioco valeva la candela oppure no.
“Siamo una startup che vuole sostenere l’esperienza green attraverso il cicloturimo”, spiega Piercarlo Casolari, ceo di Rent&Fit, al timone assieme ai co founder Marco Donadelli e Guido Argieri.
Qual è stata l’idea di base con cui avete mosso i primi passi?
“Siamo partiti dalle necessità del cicloturista e abbiamo sviluppato una prima piattaforma dedicata al noleggio“.
Non è un po’ come scalare una montagna con una caviglia gonfia?
“Eravamo consapevoli della sfida, ma anche del fatto che la domanda, il bisogno di noleggiare bici, è sempre stata superiore all’offerta. In sintesi, quello che offrono i pur volenterosi noleggiatori su tutto il territorio si rivela sempre troppo poco rispetto a quello che continuano a chiedere i potenziali clienti“.
Ma al di là delle singole capacità commerciali, non è forse un tema infrastrutturale?
“Purtroppo è così, nonostante ci sia un’importante domanda da parte dell’utente“.
Come si crea business con il noleggio?
“Creando nuove prospettive nel tempo. Oltre al noleggio, stiamo lavorando anche a una seconda piattaforma-circuito: un sistema di bike shuttle locali dedicati al trasporto di gruppi, di comitive in gita a due ruote. Serviranno da transfert per l’ultimo miglio“.
Qualche esempio?
“Devo andare da Milano a Sesto Calende, in provincia, e non voglio attraversare la tangenziale in bici? Utilizzo il bike shuttle: i clienti salgono a bordo e vengono accompagnati in prossimità di una pista ciclabile. Si tratta di una fortissima esigenza, ma manca l’offerta e noi ci stiamo lavorando su. Servono autisti con licenza, nulla di improvvisato, che siano dotati di furgone e carrello bici. Al momento copriamo la Lombardia“.
Ora che arriva l’inverno guarderete anche alla mobilità dolce infrasettimanale oppure punterete solo sulla formula cicloturistica iniziale?
“Ci stiamo ragionando. E’ un tema molto caldo e a livello aziendale sarebbe anche utile andare a ‘destagionalizzare’ il nostro business“.