Sapessi com’è strano consegnare in cargo bike a Milano

Sapessi com’è strano consegnare in cargo bike a Milano. Parafrasiamo le note di Memo Remigi (che non ha dato solo voce al pur caro Topo Gigio) e tessiamo le lodi di Comune e AMAT (Agenzia Mobilità Ambiente e Territorio) per la sperimentazione delle consegne a due ruote attive e che si è conclusa da poco. Sorpresa, ma neanche tanto: consegne più veloci, costi limitati e soprattutto un’importante riduzione delle emissioni.

Ok, i pacchi in consegna pesavano fino a 5 kg massimo, ma che importa? Il metodo si è rivelato buono, anzi buonissimo. La sperimentazione arriva dopo che il Comune di Milano e AMAT si sono aggiudicati il bando internazionale “Zero Emission Urban Goods Transportation technical assistance programme” lanciato da C40, network di circa 100 città influenti a livello globale e impegnate a combattere il cambiamento climatico, con il supporto di Ingka Group (IKEA Retail) per incentivare la logistica urbana e la consegna delle merci a zero emissioni.

Il test

Quando e chi. Il test si è svolto ad ottobre e dicembre 2022, coinvolgendo l’operatore di ciclo-logistica Urban Bike Messenger (UBM). UBM, da anni attivo e operativo nel territorio milanese per le consegne in cargo bike, è stato individuato tramite una procedura di selezione lanciata da AMAT e ha ricevuto un contributo economico di circa 10mila euro. L’operatore ha messo a disposizione il proprio magazzino per gli operatori che hanno partecipato all’iniziativa e con i quali ha stipulato contratti di fornitura.
Quante consegne. La ciclologistica a Milano funziona: nel complesso sono state effettuate 4.117 consegne per 4.784 pacchi all’interno di un’area in una zona centrale della città di 3 km² di estensione, utilizzando solo cargo bike elettriche.


Dalle analisi sui dati condotte da AMAT, con il supporto del Dipartimento di Ingegneria Gestionale del Politecnico di Milano, è emerso che le consegne di ultimo miglio in ambito urbano effettuate con le cargo bike sono più efficienti delle consegne effettuate con il tradizionale van dal punto di vista trasportistico, economico ed ambientale.

Minuti contati (sul serio). Lo studio ha dimostrato che il tempo necessario per concludere la consegna di un pacco è stato ridotto utilizzando le cargo bike a circa 4,2 minuti/pacco rispetto ai 5,5 minuti/pacco.
Costi ridotti
. I costi per il trasporto sono inoltre scesi da 2,35 euro a consegna a 1,40 euro, mentre si stima che le emissioni inquinanti di PM10, PM2,5, anidride carbonica e ossidi di azoto si possano quasi azzerare.

Le cargo non conoscono traffico

Questo progetto pilota innovativo potrebbe venire incontro alle esigenze sia delle imprese sia degli abitanti delle città, con pacchi consegnati più velocemente del 23%, al 60% del costo, riducendo al contempo le emissioni fino al 90%. Questi vantaggi operativi sono legati all’efficienza delle cargo bike nel viaggiare in strade congestionate, alla flessibilità di scegliere percorsi più brevi e all’evitare rallentamenti del servizio dovuti alla ricerca di spazi di sosta.

«Le città di tutto il mondo – spiega Caroline Watson, Direttore dei Trasporti, C40 Cities – stanno adottando misure ambiziose per ridurre al minimo l’impatto del trasporto urbano di merci che rappresenta una delle maggiori fonti di inquinamento atmosferico e climatico. C40 è lieta di sostenere Milano nella sperimentazione e nell’analisi di un modello innovativo per la consegna di merci urbane a zero emissioni. I risultati del ‘pilota’ dimostrano che le cargo bike rappresentano un’alternativa efficace e meno impattante rispetto ai veicoli a combustibile fossile e possono offrire una soluzione competitiva, anche economicamente, alle imprese più piccole per ridurre le emissioni dell’ultimo miglio».

Elementare…Watson!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.