Viaggiare in bicicletta è un piacere, certo, ma sta diventando sempre più un dovere: verso se stessi. Sono stato alla Fiera del Cicloturismo organizzata da Bikenomist presso lo Spazio Dumbo a Bologna e l’ho constatato di persona. Ben 19mila partecipanti nella ‘due giorni’ emiliana fatta di talk e workshop con gli addetti ai lavori tra i più noti e addirittura 90 espositori (e che espositori!) partecipanti.
Una volta arrivato quello che mi ha colpito è stato lo spazio riservato al posteggio delle biciclette dei visitatori, con tanti stalli a disposizione degli ospiti. Un’infrastruttura light realizzata con il partner tecnico Shimano Italia e dove hanno trovato ricovero oltre 1.800 biciclette (!). D’altronde…una Fiera del Cicloturismo che calamitava visitatori in auto proprio non si poteva sentire: meglio allora mantenere sempre lo stesso approccio ovunque, soprattutto all’inizio, al primo impatto visivo e logistico. Bene. Anzi: stra-bene!
L’importanza delle guide cicloturistiche professionali
A proposito di espositori, appena entrato sono stato contento di aver scambiato subito due chiacchiere con Alessandro Garnero, tra i referenti dell’Associazione Guide Cicloturistiche Italiane AGCI che forgia guide professionali attraverso corsi in formazione a distanza e prove pratiche.
Alessandro mi ha spiegato in modo sintetico ed efficace perché c’è sempre bisogno di rivolgersi a una guida professionale. L’A.G.C.I. è un’associazione di categoria riconosciuta dal ministero dello Sviluppo Economico (ai sensi della legge n.4/2013) che ha come oggetto la rappresentanza e la tutela delle guide su strada e fuoristrada. L’associazione affronta promuove, gestisce e coordina tutte le attività legate anche al cicloturismo, affrontandone i problemi legislativi, tecnici, etici ed economici. L’organo tecnico è la Scuola Italiana di Cicloturismo, che forna le guide attraverso corsi specifici che consentono di entrare nel mondo del lavoro.
Affluenza: visitatori aumentati del 30 per cento rispetto al 2022
Tornando ai viaggi in bicicletta veri e propri, i dati di affluenza della Fiera del Cicloturismo evidenziano il 30% in più di persone rispetto all’edizione milanese dell’anno precedente. Fate vobis. Una tendenza che fa il paio con i dati del 3° Rapporto Isnart-Legambiente, da cui emerge che i cicloviaggiatori in Italia nel 2022 sono raddoppiati rispetto al 2019, arrivando a 9 milioni di presenze. Il Rapporto è stato presentato nella giornata di apertura dedicata agli operatori: l’impatto economico generato supera il miliardo di euro.
Clikka qui sotto per scaricare il Rapporto Isnart-Legambiente completo
Rapporto Isnart e Legambiente alla Fiera del Cicloturismo di Bologna
Più spazio. Rispetto all’edizione milanese la Fiera del Cicloturismo quest’anno ha quintuplicato la superficie utile, occupata da 90 espositori in 60 stand di Enti del Turismo, tour operator, albergatori e noleggiatori di bici. In pochi mesi si è registrato il tutto esaurito. Presenti molte Regioni italiane (assenti lo scorso anno), mentre aumentano di molto le destinazioni straniere, a riprova della credibilità dell’intera manifestazione.

Bologna scelta felice. Dopo un primo giro perlustrativo incrocio Pinar Pinzuti, direttrice della Fiera. Ha il suo solito sorriso rassicurante (poi con questi numeri qui!) come quando ci siano collegati in diretta da Napoli per l’evento Napoli Obliqua. Assieme alla brava collega Alessandra Schepisi di A Ruota Libera (in onda ogni domenica alle 16 su Radio 24 – Il Sole 24 Ore) stanno raggiungendo il ‘punto stampa’ della manifestazione. «Puntare su Bologna – commenterà Pinar in seguito – è stata la scelta giusta: non soltanto per la sua centralità geografica, ma anche per l’attenzione che la città e la Regione stanno dimostrando nei confronti della mobilità attiva. Particolarmente lusinghiera è stata l’attenzione degli operatori nazionali e delle reti di impresa che hanno proiettato l’evento su una dimensione internazionale”.
Area Kids. La bicicletta è felicità e spensieratezza ed era obbligatorio riservare potere ai piccoli con un’area kids. E siccome a Bologna mi sono portato tutta la family, mentre raccoglievo commenti e giravo un po’ di immagini mia figlia di 8 anni ha preso parte alle iniziative in corso. In tutto sono state circa 300 tra bambine e bambini che hanno svolto le attività di educazione motoria e avviamento all’uso della bicicletta in sicurezza. Tutto grazie al coinvolgimento di Eden Asd e di Fiab Bologna, con il sostegno di Regione Siciliana.


Scorrendo in rassegna gli espositori ho scambiato due chiacchiere con Vittorio Anastasia, amministratore di Ediciclo Editore. Per i più disinformati, Ediciclo è un autentico agorà letterario sul tema della bicicletta, declinato in varie forme: cicloturismo, salite, mountain bike, manuali, ciclismo storico, temi del viaggio e del camminare. La qualità delle pubblicazioni è stata più volte “certificata” da prestigiosi riconoscimenti letterari come il Premio Bancarella Sport, il Premio Albatros per la letteratura di viaggio, il Premio città di Gaeta, il Premio Itas per la letteratura di montagna e il Premio CONI Concorso Letterario.
Numerose le collaborazioni avviate da Ediciclo e che hanno contribuito alla creazione di un catalogo piuttosto variegato. Tra gli altri ricordiamo Margherita Hack, Marco Pastonesi, Luigi Nacci, Alberto Fiorin, Emilio Rigatti, Wu Ming 2, Luca Gianotti, Albano Marcarini e Patrick Manoukian.
Il palco dei Bikeitalia Talks
Molti gli interventi che si sono alternati sul palco dei Bikeitalia Talks. Al pubblico presente sono state offerte diverse “destinazioni da pedalare”, ma è stato anche spiegato come scegliere la sella giusta per viaggiare, i modi per ottimizzare la posizione in sella e i trucchi meccanici per non restare mai a piedi.
Tra gli intervenuti, oltre ai padroni di casa, Mattia Santori, Presidente di Territorio Turistico Bologna-Modena, e Davide Cassani, Presidente, Apt Servizi Emilia Romagna,, anche cicloviaggiatori di richiamo per il popolo delle due ruote come la detentrice di quattro guinness world record, Paola Gianotti, l’ultracyclist Omar Di Felice, arrivato alla manifestazione in bicicletta dopo una lunga pedalata non stop da Roma, e il veterano di viaggi in bicicletta, Sergio Borroni, che ha ricevuto una standing ovation. Il concerto di Roy Paci, organizzato dalla Regione Siciliana, ha intrattenuto il pubblico della Fiera del Cicloturismo chiudendo la prima delle due giornate di kermesse.
Forum del Cicloturismo
Quest’anno la Fiera del Cicloturismo è stata anticipata dal Forum del Cicloturismo e dal networking tra operatori, nella giornata di venerdì 31 marzo, che ha dato luogo a un momento di confronto e riflessioni su un mercato che non può più essere considerato di nicchia. I dati parlano chiaro: le vacanze in bicicletta attraggono persone tra i 28 e i 57 anni, nel 71% dei casi, cui si aggiunge un’interessante quota di baby boomers (il 17,3% ha tra i 58 e i 72 anni), caratterizzati da una maggiore capacità di spesa rispetto ai più giovani.
Cicloturisti tradizionali. Nonostante la crescita dell’uso del web per attingere ad informazioni prima di un viaggio, il 56% dei cicloturisti si rivolge a operatori tradizionali ed eventi come la Fiera per ottenere materiale, ispirazione e conoscere le ultime novità.
Cicloturisti da social. La rete è invece usata dal 65% dei cicloturisti (contro il 36,8% del turista medio), che ‘frequenta’ i social per condividere con la “comunità bikers” impressioni di viaggio, foto e recensioni di luoghi visitati e servizi utilizzati.
(Brevi) conclusioni personali
Non ho potuto fare il conto esatto di chi è arrivato qui a piedi, in auto, in treno, in taxi o in bici. Certo, vedere il parcheggio bici da quasi 2mila posti pieno, in questi tempi di post-pandemia, mi ha fatto una certa impressione e, tutto sommato, mi fa ben sperare per il futuro. Continuo a rimanere dubbioso sull’attuale appeal della ciclomobilità quotidiana nazionale, ovvero sull’utilizzo della bicicletta come mezzo di spostamento ‘illuminato’, in grado di andare ben oltre la singola vacanza.
Un conto, infatti, è prendere la bici in un momento particolare, magari quando si è ben disposti e per un periodo di pochi giorni se non addirittura di poche ore; un altro è pedalare come fanno migliaia di persone ogni giorno, tra cui il sottoscritto, per portare i figli a scuola, per andare al lavoro o per fare la spesa.
Continuo a pensare che sia sempre e solo una questione di abitudine: gli italiani non sono poi così diversi dagli altri popoli e se c’è un’infrastruttura e un’organizzazione seria come quella che ha organizzato questa Fiera, l’interesse non può mancare. Uno stimolo, un primo giro di giostra per assaporare la bellezza e l’utilità di un mezzo nuovo, anzi antico.