Al Maker Faire ospite e moderatore sul tema del Bike to Work e altre abitudini sostenibili

Al Maker Faire 2023 presso la Nuova Fiera di Roma sabato scorso sono stato ospite e moderatore di due panel su temi ambientali e bike to work, quest’ultimo in collaborazione con Fiab BiciPA, la costola dei dipendenti pubblici della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta.

Al di là di quello che potevo dare io raccontando anche la mia esperienza che porto avanti con il blog Vitadueruote & Mobilità si è trattato di un bell’appuntamento a prescindere, vissuto insieme ad addetti ai lavori che pensano, dunque intendono, il mondo attuale come un’opportunità per praticare buone abitudini.

L’importanza del Bike to Work e dell’avere dubbi: ad esempio sull’esclusività delle piste ciclabili

Comincio dal panel del pomeriggio sul delicato, direi delicatissimo tema dello spostamento casa-lavoro in bicicletta (bike to work), sui rischi e le opportunità per i bikers urbani (come me). Qui sono stati particolarmente efficaci gli interventi di Laura Muscarà e Matteo Meloni, rispettivamente consigliera e referente Pums (Piano Urbano Mobilità Sostenibile) di Fiab BiciPa.

Se è vero che soltanto gli stolti non hanno dubbi, da oggi mi sento un po’ meno stolto e soprattutto più dubbioso rispetto alla funzione esclusiva di ciclabilità svolta da piste e corsie realizzate ad hoc. Siamo sicuri che il destino di ogni ciclomobilista sarà sempre e solo quello di viaggiare esclusivamente su strade a lui riservate? Siamo certi che in assenza di piste e corsie ciclabili non si potrà mai coabitare con gli altri utenti della strada?

Da domani sarò meno accumulatore seriale

Il primo panel, invece, quello della mattina, era incentrato sul riuso e riciclo migliorativo dei beni, sul come ridurre gli sprechi e dare nuova vita all’usato grazie all’upcycling. Contributi davvero importanti grazie alla presenza di Matteo Di Troia e Alessandro Splendori di Officine Zero (multifactory capitolina dedita all’artigianato, al design e all’informatica), Danilo De Cesare (alias Cicloriciclo che offre una seconda vita a bici elettriche, bcargo e monopattini) e del professor Giacomo Risitano, ingegnere, ‘esperto di fatica’ (dei materiali) e docente di Costruzioni di Macchine all’Università degli Studi di Messina.

Lo prometto solennemente: dopo questa esperienza da oggi mi sforzerò di essere un po’ meno accumulatore seriale e confiderò un po’ di più nella seconda vita di oggetti che credevo perduti!

Le (pessime) condizioni dell’ingresso alla Fiera di Roma (Nord, lato stazione ferroviaria)

Infine uno sguardo ‘leggermente’ critico alle (pessime) condizioni in cui versa il boulevard e un po’ tutta l’area di collegamento dell’ingresso Nord della Nuova (un tempo) Fiera di Roma. No, qui di cose per cui andare fieri ce ne sono ben poche. Ma, chiedo, si possono mai accogliere in questo modo migliaia di visitatori che scendono dal treno nella stazione ferroviaria adiacente?

 

Didascalia foto d’apertura: seduti, da sinistra, Alessandro Splendori e Matteo Di Troia di Officine Zero, Danilo De Cesare di CicloRiciclo e Doctor Bike, quindi il professor Giacomo Risitano 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato.

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.