Bici a Natale, pedalate fuori dal Comune

Sì, diamine, in bici a Natale ci si potrà comunque andare anche se farlo lontano dalla propria abitazione sarà un po’ difficile. Ecco perché.

Premessa: al di là delle diverse colorazioni, a partire dal 21 dicembre 2020 e fino al 6 gennaio 2021 sarà in vigore il divieto di uscire dalla propria regione. Dunque, anche se vi troverete in zona gialla sarà applicato comunque lo stesso tipo di divieto, pur restando sempre valida la possibilità di tornare all’interno della propria residenza.

Zone rosse per te! Ecco come funziona

In zona rossa vale sempre la regola dell’attività motoria da svolgere rigorosamente in prossimità della propria abitazione e dell’attività sportiva all’aperto, ma pur sempre nell’ambito del proprio Comune. Nonostante su questi criteri permangano alcuni dubbi, del resto non si può mettere sempre tutto a sistema a suon di leggi (ndb), la convinzione è che nulla o quasi sia cambiato rispetto a qualche settimana fa. Quindi, ricapitolando, l’Italia sarà considerata zona rossa nei seguenti giorni: il 24, 25, 26, 27 e 31 dicembre 2020, poi seguirà la seconda tranche con il blocco fissato nei il Primo gennaio 2021 e, a seguire, i giorni 2, 3, 5 e 6 del mese. Sì, ragazzi, un sacco di tempo e pure in coincidenza con l’esigenza di smaltire carboidrati e tutto l’impossibile che si mangerà sotto le Feste.

In generale, l’uso della bicicletta è consentito per raggiungere la sede di lavoro, il luogo di residenza o i negozi che vendono generi alimentari o di prima necessità. In zona rossa, e qui occorre precisare, l’attività sportiva è consentita, in forma individuale e all’aperto, ma solo all’interno del proprio Comune. Stesso provvedimento esteso alla zona arancione.

Attività motoria e faq del Governo sempre aggiornate

Ulteriore precisazione: l’attività motoria è limitata alle prossimità della propria abitazione (o del luogo in cui si sta pernottando in un dato periodo) in Zona Rossa, mentre in Zona Arancione andranno rispettati i limiti che vigono nel proprio Comune.

Ultimo avviso: occhio alle faq che il Governo sta aggiornando di volta in volta. Sono consultabili qui e, per chi non è pratico, questo link si aggiorna in automatico a ogni minimo cambiamento, quindi fidatevi.

Considerazioni finali: viva il buon senso

Non c’è niente da fare: siamo italiani. A parole diciamo di voler rispettare tutti la legge, di voler condividere le regole e le più comuni norme di comportamento, ma alla fine ce l’aggiustiamo sempre. All’estero siamo famosi (anche, non solo) per questo. E’ un po’ quel made in Italy che quando ce lo attribuiscono ci fa tanto incazzare, ma a proposito del quale conveniamo in molti.

Un panegirico con cui vorrei affermare l’ovvio: è inutile affannarsi a redigere i più alti e nobili provvedimenti, a dispiegare uomini e mezzi delle Forze dell’Ordine chiedendo loro di governare il flusso e di far rispettare le regole, se poi a noi stessi tutto questo non ci scuce un baffo. Di tutta ‘sta roba, dei decreti, delle mascherine, di quello che accade intorno a noi, non ce ne importa niente? Benissimo, allora nei giorni proibiti trasgrediamo e andiamocene in mezzo ai boschi a bordo delle nostre magnifiche mtb, che tanto.. chi ci troverà?

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