Mi hanno colpito le due iniziative che portano la bici in sharing a Bracciano e Ferrara. Si tratta di due posti tra loro agli antipodi (l’una sul celebre lago alle porte di Roma, in piena Tuscia, mentre l’altra, superba, bagnata invece dal fiume Po, che nel corso dei secoli ne ha influenzato lo sviluppo geografico, storico e culturale. Lì, insomma, in questi giorni, siamo quasi a metà novembre, si stanno avviando due iniziative distinte di noleggio. Ma andiamo con ordine.
Il bike sharing sarà avviato sabato 14 novembre e proprio in riva al Lago (mi piace scriverlo in maiuscolo perché si trova proprio vicino a dove vivo e mi è noto come da queste parti venga considerato un essere vivente, non solo un immenso specchio d’acqua che spesso rifocilla Roma e dintorni nei periodi di siccità).
Dunque, dicevo, al via ben 3 postazioni da 4 mezzi ciascuna, che in totale fanno 12 bici. Tutto sommato non pochissime, considerata questa fase sperimentale e il fatto che finora chi gira in sella lo fa con piacere soprattutto se la sella è… la propria. Via del Lago, via dei Pasqualetti e Traversa Via Paolo Borsellino saranno i tre punti presso cui poter noleggiare le due ruote. Per effettuare il noleggio basterà avere a disposizione un documento di identità, un account PayPal o carta di credito. la app di riferimento sarà You Bike e all’inizio si pagheranno 5 euro, comprensive di attivazione gratuita e ricarica minima obbligatoria. Capitolo tariffe: 0,50 centesimi ogni 30 minuti e superate le 3 ore, si pagherà 1 euro ogni mezz’ora. Beh, diciamo che la cifra è più o meno in linea con quello che si vede in giro. Certo, se poi un domani si riuscisse a integrare il tutto con navette/circolari a frequenze strette, allora si potrebbe anche pensare di abbassare un po’ i costi. Quel tanto che basta a rendere la cittadina nord laziale ancora più bella e vivibile di com’è adesso.
Quindi Ferrara. Mi sono stropicciato più volte gli occhi, poi, nel leggere che lo sharing sbarca perfino in una città ad elevata ciclabilità come questa, dove già da anni se non giri in bici sei…outgroup (!!!).
In effetti il via libera che ha dato la Giunta ferrarese poche ore fa, un altro tassello aggiunto nel grande puzzle della ciclabilità emiliana, riguarda sì i servizi ebike, ma molto anche quelli legati all’utilizzo dei monopattini elettrici. Intanto è stato chiarito e ribadito che nelle aree pedonali questi ultimi potranno sì circolare ma a un massimo di 6 chilometri orari, mentre 20 chilometri all’ora sarà il limite massimo da osservare sulle piste e percorsi ciclabili e 10 chilometri orari sarà la velocità massima di cui tenere conto nei percorsi ciclopedonali. Infine altri due spunti a mo avviso interessanti: il fatto che bipa e mono potranno essere parcheggiati anche in punti diversi da quelli di partenza e che il numero massimo di mezzi consentiti sarà di 500 per le prime e 300 per i secondi.
Dunque, come stiamo vedendo in questi mesi così convulsi, noleggiare bici e monopattini non è soltanto possibile nei grandi centri per questioni legate ad un’imprescindibile esigenza di mobilità alternativa a quella autocentrica, ma è un tema che interessa tutti: città di lago e di fiume incluse.
Bella iniziativa se confrontato al bike sharing da ladri attuato dalla giunta Raggi
Giorgio
Salve Giorgio, perché ‘da ladri’?