Bici mtb, a Pico la scuola in finale al Borgo dei Borghi 2021 su Raitre

Le bici mtb a Pico, nel frusinate (basso Lazio), sbancano nientemeno che al Borgo dei Borghi su Raitre. Merito dell’Asd MTBPICO di Stefano Grossi, che con la sua scuola di mountain bike spinge a colpi di pedale bambini e adolescenti da 5 a 15 anni d’età. Lo fa con la consapevolezza che la gente del territorio si fida e non ha difficoltà a investirlo di una grande responsabilità: aver cura ogni giorno, soprattutto nei weekend, del loro sviluppo psicofisico, delle loro certezze e incertezze. Vi pare poco?

Inserisco di nuovo, con piacere, un articolo nella rubrica Potere ai piccoli, che è tra quelle che preferisco. Non si tratta di un tema qualsiasi, ma …del tema. Sì perché se non cediamo una (gran) fetta del nostro ‘potere’ ai più piccoli, il mondo delle due ruote continuerà a parlarsi sempre addosso. In questo caso per fortuna parlano i numeri: a Pico 25 giovani leve, soprattutto al sabato, salgono su una mtb o emtb e tirano dritto lungo i sentieri e le stradine secondarie sui Monti degli Aurunci. Luoghi dove la qualità dell’aria e, più in generale, della vita si sposano alla grande con la bicicletta!

La scuola di mountain bike si tiene nel Bike Park dei Monti Aurunci, situata tra la Piana di Sant’Onofrio a Campodimele e la piana di Valle Vona a Pico. Un’area realizzata grazie alla sinergia tra il Parco e, appunto, l’ASD MTB di Pico, con 22 km di percorsi (e altrettanti esterni) a diverse difficoltà. Non ci si può sbagliare: frecce e cartellonistica rendono l’esperienza quanto più facile possibile a bambini, ragazzi e adulti. In tutto si contano 14 percorsi, con 11 single-track. Ne parliamo con lo showrunner del progetto.

Bambini e adolescenti, lezione in corso alla Asd MTBPICO


Stefano come nasce l’idea della scuola mtb per i più piccoli?
«E’ nato tutto quasi per gioco. Anzitutto lo staff si è formato attraverso gli Enti preposti, poi abbiao dato via al corso che, in condizioni normali, si svolge da ottobre a maggio dell’anno seguente e ci si incontra ogni sabato mattina per due ore di lezione».
In cosa consiste una lezione di mountain bike?
«Mettiamo a fuoco ogni aspetto: dalla migliore posizione che va tenuta in sella fino al rispetto delle regole del codice stradale. Teoria e pratica sul campo di allenamento. Al termine del secondo anno di lezione..tutti in strada».
Strada? Uhm..
«Percorsi secondari. Si tratta di sentieri bellissimi, anche abbastanza larghi, che ad esempio ti possono condurre davanti a una meravigliosa sorgente. E quando arrivi lì, i ragazzi prendono e si buttano tutti in acqua».
Scusi Stefano, seguire 25 ragazzi ogni fine settimana non è un azzardo, se non un’ammazzata vera e propria?
«Ma no, scherzi? E’ esattamente il contrario, i bambini ci hanno regalato e ci regalano tuttora quell’energia che probabilmente mancava. Ormai sono anni che realizziamo progetti per realizzare sentieri montani riconosciuti dall’Ente Parco, ma ti garantisco che l’energia che ci mettono i bambini regala sensazioni straordinarie e ci spinge a fare meglio ogni giorno di più».
Domandina finale, di rito, agli istruttori: come si convincono le famiglie a mandare i figli a una scuola di mountain bike?
«Nel nostro caso c’è una conoscenza diretta sul campo. Nel corso di questi anni abbiamo organizzato una serie di gare che hanno raggiunto un buon livello: il gruppo è coeso e in una piccola realtà come la nostra questo conta molto. Ecco perché i genitori si fidano ciecamente e, soprattutto, non mettono mai in dubbio una qualsiasi decisione che prendi».

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