Nell’immaginario collettivo la bicicletta elettrica pieghevole rappresenta quanto di più pratico e divertente possa esserci per la nostra quotidianità, sopratutto nei grandi centri urbani,
Qui infatti, già a bicicletta pieghevole di per sé consente di muoversi in modo agile all’interno di strade a larghezza ridotta, di aprirsi e richiudersi se ‘commutiamo’ con auto, treno o tram e così via. Quanti di noi, infatti, scendono verso l’auto con la pieghevole ancora chiusa in ascensore e la aprono una volta arrivati in auto magari all’interno di un parcheggio di scambio? Prendete chi non vive in pieno centro, ad esempio, Oh, ragazzi: si tratta della maggior parte delle persone. Per loro andare in bicicletta significa utilizzare anzitutto ogni centimetro a disposizione. E chi meglio di alcuni marchi importanti come Brompton può fare al caso?
La vecchia cara bicicletta pieghevole Brompton: dagli anni Settanta oggi di strada ne ha percorsa davvero molta. Pensate che adesso, da qualche tempo, è addirittura diventata elettrica. Eh già: dopo anni in cui diverse case produttrici di componentistica si sono cimentate nello sviluppare batterie e motori che potessero renderla una bicicletta a pedalata assistita, a Londra si sono messi in testa di volerne realizzare un modello con la farina del loro sacco. Per farlo hanno messo a punto un sistema insieme ai tecnici della Williams, la casa che ha messo in pista per decenni i bolidi di Formula Uno, tirando letteralmente fuori il coniglio dal cilindro. Anzi: dallo zaino pack batteria che si monta sopra la ruota anteriore e che garantisce circa 50/60 km di autonomia. Pesa 2,9 kg e si ricarica una volta staccata dal sistema.
Come dite? Ormai ci sono sistemi ancora più pratici e bici che pesano di meno della Brompton? Certo, certo. Intanto, consigliamo noi, provate a salirci sopra e a farvi un giretto in città. Poi fateci sapere le vostre impressioni.