Bike to work e violenza stradale sono buone pratiche e timori che convivono in ogni ciclomobilista che si rispetti, figurarsi se si va in città. Se è vero che vivere a Roma fa male alla testa (proprio come in Stukas di Antonello Venditti, ndb) allora bisogna arredare il tunnel, magari percorrendolo in bicicletta. Magari, ad esempio, percorrendolo da Roma Sud in direzione Roma centro passando per il magnifico Parco degli Acquedotti, calcando Via Appia e Via Tuscolana. Consolari millenarie, per l’occasione calcate da alcuni degli iscritti di Fiab Bici Pa, la costola dei pubblici dipendenti della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, capitanati da Claudia Provenzano.
Via Appia e Via Tuscolana sono consolari millenarie che attirano la curiosità di migliaia di turisti provenienti da ogni dove: del resto grondano storia a ogni metro pedalato o percorso a piedi. Noi invece, a Roma, su queste strade millenarie ci passiamo sopra con la macchina perché sennò…in ufficio non si arriva mica. Perlomeno così recita la leggenda. Ebbene, oggi vi dimostro che non solo in ufficio si può arrivare in bici, ma può accadere che ci si arrivi anche bene. Nonostante siamo colletti bianchi che più bianco non si può, nonostante tailleur e, perché no (?), si rimanga in bilico sui proverbiali tacchi a spillo. Nonostante lavoriamo all’interno di un ministero, dove l’etichetta è richiesta fin dalla notte dei tempi.
Puntata particolare quella di Opinioni Incluse, breve rotocalco streaming in onda sul piccolo blog Vitadueruote: oggi indaghiamo sul lavoro silenzioso che sta portando avanti, appunto, Fiab Bici Pa. I dipendenti pubblici vogliono incentivare sempre più il Bike To Work sia con attività di tutoring che attraverso una serie di convenzioni stipulate con officine specializzate, come ad esempio la rete di assistenza Doctor Bike.
In occasione della Giornata Mondiale della Bicicletta del 3 giugno scorso, poi, Fiab Bici PA ha ottenuto un importante riconoscimento istituzionale: ha partecipato ufficialmente con un suo relatore, Laura Carabotta, a un seminario organizzato dal Mef (Ministero dell’Economia e delle Finanze) per i suoi dipendenti e rivolto al tema della mobilità sostenibile, sui benefici psico-fisici che ne derivano. Insomma: la politica dei piccoli passi… nei palazzi di interesse.
Durante il collegamento, infine, abbiamo fatto i conti con la dura realtà di ogni giorno e vista dall’osservatorio della rete #Vivinstrada. L’attenzione e la passione del suo referente, Alfredo Giordani, impongono sempre riflessioni severe su dove stiamo andando ma, soprattutto, sul fatto che ancora non ci andiamo come si dovrebbe. Buona…visione.
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