La chiamavano “il diavolo in gonnella”, all’anagrafe Alfonsina Strada.

Fin da piccola Alfonsina mostrò una grandissima passione per le due ruote, passione osteggiata dai suoi familiari ma sempre coltivata con grande caparbietà.
A 24 anni Alfonsina sposa Luigi Strada e riceve come regalo di nozze una bici da corsa nuova di zecca.
Nel 1924 partecipa, prima donna in assoluto, al Giro d’Italia.
Alfonsina riuscì a concludere regolarmente 4 tappe: la Milano-Genova, la Genova-Firenze, la Firenze-Roma e la Roma-Napoli. Nella tappa l’Aquila-Perugia Alfonsina arriva fuori tempo massimo: Alfonsina viene esclusa dalla gara ma le è consentito di continuare il Giro. Riuscì a concludere tutte le 12 tappe, 3618 Km.
Ad ogni tappa Alfonsina veniva accolta come un’eroina.
Negli anni successivi viene negata ad Alfonsina la possibilità di iscriversi al Giro. Si iscrive a numerose altre competizioni e, nel 1938, conquista a Longchamp, il record femminile dell’ora (35,28 km).
Abbandonato lo sport agonistico, Alfonsina aprì a Milano, in via Varesina, un piccolo negozio di bici con annessa officina.
Alfonsinà morì a 68 anni, il 13 settembre 1959, a causa di un incidente con la sua Moto Guzzi 500, per la quale aveva abbandonato la sua bicicletta.
Abbandonerà la sua bicicletta solo molti anni dopo, per una Moto Guzzi 500 cmc. Muore il 13 settembre del 1959 all’età di 68 anni, a causa di un incidente con la sua moto.