Cicloturismo in e-bike, ho partecipato al Press Tour Latium Experience e…

Il cicloturismo in e-bike è una figata: se poi pedali nel giardino di casa tua (o giù di lì) è ancora più emozionante. Si inserisce in quest’ottica il Press Tour Latium Experience a cui ho preso parte dal 15 al 18 giugno insieme ad altri colleghi giornalisti.

Una serie di escursioni guidate suddivise per attrazioni: dalla solfatara nascosta di Pomezia al mare di Sabaudia, dalla suggestiva San Felice Circeo al piccolo borgo medioevale di Maenza, arroccato sui Monti Lepini. Tutto o quasi visto con gli occhi del cicloturista. Un’experience, appunto, vasta e soprattutto articolata, basata parecchio sull’intensità e che per come è stata impostata ridefinisce senz’altro il concetto di relax. Se la vera meta è il viaggio, infatti, questo press tour soddisfa appieno il proverbio appena citato: tante, in proposito, , le bellezze da vedere e a fronte di un cronoprogramma direi… quantomeno…adrenalinico!

Premetto che visti i miei impegni familiari ho potuto prendere alla metà esatta del tour, ma nonostante questo credo di aver comunque afferrato alcuni concetti alla base di questa esperienza.

Cos’è Latium Experience

Latium  Experience è un’associazione mista pubblico-privato nata per promuovere e commercializzare i flussi turistici di 12 Comuni del Lazio: Latina, Aprilia, Maenza, Pontinia,  Priverno, Prossedi, Sabaudia, San Felice Circeo, Ventotene (tutti in provincia di Latina),  Pomezia, Colleferro e Guidonia Montecelio (della città metropolitana di Roma). 

E’ nata grazie a un bando regionale a favore di interventi a sostegno delle destinazioni  del Lazio, vinto da una rete di Comuni con Latina capofila per un finanziamento di  250mila euro, e cofinanziata al 20% dai Comuni aderenti per un totale di 312.478 euro.

Si pone come obiettivi: 

  • la destagionalizzazione dell’offerta turistica; 
  • l’acquisizione di nuovi flussi e nuovi target; 
  • l’incremento delle presenze turistiche nazionali e internazionali; 
  • l’affermazione del brand; 
  • la riconversione degli attuali prodotti turistici in chiave di sostenibilità ambientale; 
  • la progettazione di nuovi prodotti che integrino più ambiti e più cluster in base alla  domanda.

Momenti 1/Solfatara di Pomezia

 

Non sarebbe giusto ricondurre l’intera esperienza al momento iniziale, quando cioè da Pomezia, una volta scesi dal treno, ci siamo incamminati verso la solfatara.  Diciamo che in questa prima annotazione la parola ‘wild’ ci ha tenuto parecchio compagnia. Ma bisogna raccontarla tutta, e allora ecco a cosa abbiamo assistito una volta arrivati a destinazione.

La zona si trova all’interno della Riserva Naturale di Decima Malafede, circa 6mila ettari che si estendono tra il territorio del comune di Roma e quello di Pomezia.  La città è adagiata sull’Agro Pontino alle propaggini dei Colli Albani: l’antica Lavinium si estendeva dove oggi è Pratica di Mare. La leggenda narra che sia stata fondata  dall’eroe troiano Enea, scampato insieme al padre Anchise e al figlioletto Ascanio alla  distruzione della sua città messa a ferro e fuoco dai Greci. In realtà la Pomezia attuale è stata inaugurata il 3 giugno 1938 ed è opera della Bonifica Integrale dell’Agro Pontino–Romano. 

 

Momenti 2/Piscina della Verdesca (Sabaudia – Parco del Circeo)

Il Press Tour Latium Experience mi ha poi regalato un secondo momento molto importante e soprattutto formativo: una volta arrivato nel Parco del Circeo, all’interno del Lago della Verdesca, mi sono infatti sforzato di ascoltare il concerto della fauna a ridosso dello specchio d’acqua. Una specie di bosco incantato da osservare in religioso silenzio.

La Selva di Circe, nel Parco Nazionale del Circeo, è uno dei rari esempi meglio conservati e più estesi di foresta planiziaria, ossia di pianura, esistente in Italia. Si estende per circa 3.300 ettari e mantiene molte caratteristiche della Selva di Terracina. L’antica foresta costiera che, prima della bonifica degli Anni Trenta, occupava oltre 11.000 ettari da Terracina a Cisterna. Questa foresta è un ecosistema ricchissimo ed estremamente vario e, per le sue caratteristiche, nel 1977 è stata dichiarata “Riserva della biosfera”, nell’ambito del programma M.A.B. (Uomo e biosfera) patrocinato dall’Unesco che tutela i luoghi naturali più importanti del mondo. All’interno della Selva di Circe si trovano le Piscine:  aree paludose che si formano in modo naturale nelle parti basse della foresta, per accumulo di acqua piovana e affioramento delle falde. Sebbene questi piccoli lembi di bosco presentino una limitata estensione, risultano caratterizzati da una particolare vegetazione e rappresentano i resti di una antica formazione un tempo presente in tutto l’Agro Pontino.

Con il mio ‘mezzo fucile’ Rode ho cercato di registrare ogni suono del luogo: d’altronde con una fauna così?! Rospi, istrici, bisce e daini: per intercettare questa sinfonia mi sono avvicinato il più possibile all’acqua. Una Experience non esattamente…ehm…urbana. Ecco cosa ne è uscito.

Un momento di ‘stacco’ dei giornalisti cicloturisti. Da sinistra Alex Kornfeind, il driver Andrea Romagnoli (Romainmovimento) e Manuel Massimo di Bikeitalia

Come ho già riportato in corso d’opera sui social, riproporre il cronoprogramma intero della mia esperienza e di quella vissuta in tutti e quattro i giorni dai miei colleghi che hanno proseguito il loro viaggio sarebbe stato un esercizio di stile senz’altro interessante, ma io volevo raccontare quello che è arrivato a me. In punta di penna segnalo il borgo di San Felice Circeo, dalla cui cima si può rimirare la costa a Sud di Roma e che mette in fila Terracina, Sperlonga e Gaeta, e la Riserva Naturale di Fogliano, una vera oasi di pace a misura di famiglie.

 

 

A sinistra la guida professionista Alex Kornfeind e a destra Manuel Massimo, direttore di Bikeitalia

Qui c’è davvero molto da fare, soprattutto a livello di infrastrutture, di servizi a misura di cicloturista e di viaggiatore lento. Nel frattempo, porterò a lungo con me i suoni del bosco incantato e la sensazione di fatica maturata nel corso della lotta (impari) con madre natura, capace di far crescere ogni genere di pianta sui nostri percorsi. Porterò con me anche la compagnia di colleghi bravi, gran parte delle volte più preparati di me, con cui ho condiviso giorni di arricchimento personale e professionale.

 

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