Arrivano le colonnine di ricarica per biciclette in ben quattro scuole a Venezia. E’ successo (ma che bella ‘sta notizia da scrivere?, ndb) nell’area metropolitana, più di preciso nei licei Franchetti e Bruno, all’Istituto Gritti di Mestre e presso l’Istituto Augusto Righi di Chioggia. Per molti sarà pure un’ovvietà, ma visti i tempi che corrono è un bell’evento. Che va raccontato.
Le colonnine sono state installate grazie al progetto “Moves” (Mobilità sostenibile nel territorio veneziano e nelle scuole) della città metropolitana di Venezia. Nel dettaglio, sono state installate quattro ciclostazioni a spinta ed elettriche nella sede Itis “Augusto Righi” di Chioggia, scuola superiore che fa parte dell’Istituto Cestari-Righi di Chioggia. Il progetto ha portato numeri di rilievo: se si contano gli istituti scolastici tra Mestre e Chioggia si tratta di ben 232 posti bici. Nel dettaglio: 6 portabici da 4 posti per ricarica elettrica, 30 portabici da 6 posti per bici normali, a cui si aggiungono le 7 stazioni di ricarica a 4 posti ciascuna e 4 stazioni di riparazione. Complessivamente sono 20 le pensiline (tra doppie e singole) installate nei licei che hanno aderito all’iniziativa.
Ma ve l’immaginate 230 automobili in meno che girano in questa vasta area metropolitana? Si prova già sollievo soltanto a scriverlo, figurarsi a leggerlo e, soprattutto, a provarlo di persona. Sia chiaro che non c’è nulla di personale contro le quattro ruote, ciascuno di noi ne possiede una: anche ibrida se vogliamo. Ma limitarne l’utilizzo matto e disperato, in particolar modo quando c’è da lasciare o riprendere i più piccoli a scuola, è sempre un’impresa titanica di fronte alla quale naufragano decine di amministrazioni pubbliche.
Il progetto Moves che ha reso possibile questo tipo di installazioni è finanziato nell’ambito del Programma sperimentale nazionale di mobilità sostenibile casa-scuola e casa-lavoro ed è promosso dal Ministero dell’Ambiente. L’obiettivo è quello di vuole incentivare gli studenti a una mobilità ecosostenibile, oltre che favorire la manutenzione e la riqualificazione di una parte dell’area esterna delle sedi degli istituti scolastici.
«Il progetto si è sviluppato con molto interesse a partire dai ragazzi – spiega a Vita a due Ruote Diego Nordio, professore di materie tecniche e responsabile dell’ufficio tecnico dell’Istituto Righi -. Molti dei nostri studenti abitano a un paio di chilometri di stanza dall’Istituto e vanno a scuola in bici elettrica: circa 500 ebike utilizzate anche in inverno, quando fa freddo. Si immagini quanto attendessero l’installazione di infrastrutture del genere. I lavori sono durati un mese e mezzo, durante il quale si sono alternate 5 ditte che hanno posato tutto l’occorrente: pavimentazione, canaline elettriche, tettoie, colonnine e fibra ottica. Davvero un ottimo lavoro che speriamo possa ripetersi anche il prossimo anno».