Dai, sapete tutti come frenare in bici? Poche righe poche per provare a chiarire un paio di punti. Ecco perché è importante.
Anzitutto dove ci troviamo e in quale condizioni meteo pedaliamo? Fuori, intanto che butto giù questi cenni, c’è un vento che ti sbatte a terra da fermo e pure a piedi. Ti fa piegare, ti picchia in testa, ti scotenna!!! Come dite: siete in bici in situazioni del genere? Allora occhio e ancora occhio.
Il primo errore da non fare e peraltro è quello che spiegano tutti, a mio modesto avviso, è quello di evitare di frenare in curva. A meno che non sia davvero inevitabile. Io credo che solo pochi altri errori al manubrio siano da considerarsi più gravi di questo. E il bello è che certi inconvenienti capitano a tutti, anche a quelli che si considerano più esperti.
Pochi giorni fa è successo anche a me: con la mia super bicicletta a pedalata assistita, una Cube dotata di un eccellente sistema frenante, ho commesso l’errore di scendere troppo velocemente lungo la strada di casa. Ero in ritardo a un appuntamento, ho spinto troppo e come quasi sempre accade, è proprio quando sei quasi al limite che si aggiunge il problemone finale e io non sono certo immune: un’auto si mi si è immessa davanti dopo che il guidatore è uscita dalla rampa del garage senza neppure voltarsi.
Inutile premettere la lista di improperi che ho recitato mentalmente nel corso di quegli attimi. Ero convinto di centrarlo in pieno: nulla mi avrebbe potuto salvare. Tra l’altro la sera prima era piovuto e sull’asfalto si stendeva quella ‘meravigliosa’ patina di viscidume in grado di farti slittare anche se pedali in mezzo alla strada a 5 km orari. Figurarsi in quelle condizioni.
La mia salvezza è stata soltanto una: nonostante non andassi piano, avevo comunque ancora ancora uno spazio sufficiente avanti a me, tale da poter scegliere una delle seguenti opzioni:
- aggrapparmi ai potenti freni della mia Cube e provare a fermarmi nel minor tempo e spazio possibile, rischiando però di scivolare visto lo scarso grip e l’elevata velocità (su questo le pur scarse nozioni di fisica in mio possesso mi sembravano comunque ineludibili);
- mollare ancora un po’ le briglie e poi cominciare a frenare dolcemente, decelerando con dolcezza senza provare a forzare le leggi fisiche di cui sopra. Il rischio, peraltro assai poco calcolato, era quello di finire lo stesso addosso al mezzo, pur se con meno veemenza.
Ho optato per la seconda scelta e mi è andata bene, ma se fossi andato anche solo poco più veloce di quanto stavo andando, sarei stato obbligato a tirare ‘a stecca’ la leva dei freni e quasi sicuramente sarei andato per terra.
Serve altro per suggerire a tutti di non esagerare in qualsiasi contesto ci si trovi? Visto il tema.. l’argomento…scivola da sé nella rubrica Brecciolino.