Fancy Women Bike Ride, non c’è dubbio: la forza del sorriso di Pinar Pinzuti dimostra che le cose si possono cambiare non solo ribellandosi urlando, ma anche favorendo rivoluzioni gentili, pur se pasionarie. Di un’ambasciatrice delle due ruote lente così ce n’è bisogno eccome. Anzi: ce ne vorrebbero molte altre.
Di recente Pinar è stata premiata con il World Bicycle Day Special Award” dalle Nazioni Unite. L’abbiamo ‘incontrata’ nel corso di un collegamento speciale di Opinioni Incluse, il rotocalco streaming del blog Vitadueruote.it. Il collegamento è stato realizzato in presa diretta dalla Bicycle House, all’interno della Galleria Principe di Napoli durante la presentazione di Napoli Obliqua, la nuova ciclovia partenopea. Napoli millecolori – Napoli città che fa soprattutto posto a chi ne ha bisogno – Napoli che cerca il riscatto a due ruote lente: quale migliore contesto per azzardare un collegamento dai contenuti così alti?
Cycling brainwasher en rose
Pinar nasce in Turchia e dopo aver vissuto in Germania si trasferisce a Milano nel 2016, dove lavora per Bikenomist. Un percorso di crescita professionale e personale maturato all’interno di un settore per il gentil sesso inavvicinabile o quasi. Ma lei è pasionaria gentile e si inarca sui pedali: ama definirsi cycling brainwasher, cioè in grado di cambiare la testa della gente attraverso la bici. A Vitadueruote ha spiegato come.
Il World Bicycle Day Special Award
Pinar Pinzuti quest’anno ha ricevuto il premio “World Bicycle Day Special Award” dalle Nazioni Unite per il movimento internazionale Fancy Women Bike Ride. Si tratta di un’iniziativa spontanea nata dal basso dieci anni fa a Smirne, in Turchia, e che nel tempo ha portato in sella le donne di tutto il mondo.
La Fancy Women Bike Ride
La Fancy Women Bike Ride è una pedalata colorata che procede lentamente nelle vie dei centri urbani di solito intasate dal traffico delle auto. Il senso dell’iniziativa è quello di rivendicare maggiore visibilità per le donne all’interno della società e anche lungo le strade delle città, chiedendo più sicurezza.
Una manifestazione creata dalle donne per le donne, in cui si uniscono persone di diversa cultura ed estrazione sociale, per ribadire che le due ruote non appartengono solo a chi ha il pallino della competizione. L’anno scorso la pedalata ha coinvolto oltre 150 città, dalla Francia all’Australia. Quest’anno l’appuntamento è per il 18 settembre, si svolgerà in 200 città in oltre 30 paesi.
«La bicicletta è uno strumento formidabile per noi donne: è un mezzo per renderci visibili nello spazio pubblico e rivendicare rispetto e visibilità nella società».