L’impresa che non può scaldare soltanto i cuori di qualche biker. ma anche quelli dei tanti genitori i quali ‘vorrebbero’ e che, per chissà quale motivo, ancora ‘non possono’. Dopo aver tagliato il traguardo del Giro d’Italia, i piccoli studenti del BicibuSauro, lo scuolabus a pedali della scuola Nazario Sauro, hanno inaugurato il primo tratto della nuova ciclabile di Corso Italia. Nella foto in primo piano la ‘capitana’ e cargo mamma Ica Arkel e a seguire Matteo Campora, assessore comunale alla Mobilità e Trasporti del Comune genovese, segno della presenza istituzionale dopo tante battaglie.
Ma come – mi chiedo -: non dovrebbero essere i più grandi, quelli considerati ‘responsabili’ a dover dare sempre il buon esempio? Qui a Genova, invece, la piramide si rovescia e, da basso, sono i piccoli a inforcare le loro bici, pedalando per primi sulla tanto vituperata corsia ciclabile. Una corsia, una pista, che più che dividere la strada rischia sempre più di dividere l’opinione pubblica del posto: da una parte automobilisti e scooteristi ‘centrici’, che si sentono titolari di una mobilità incontrastata; dall’altra, ‘siore e siori’, ciclombilisti grandi e soprattutto…piccini. Davide contro Golia, siamo alle solite. Solo che al posto della mitica fionda, i piccoli Davide, una volta arrivati, si sono messi nello zainetto le borracce Drone Hopper Androni Giocattoli (proprio quelle in uso al Giro d’Italia), consegnate loro dalla maestra Savina.
Nuove ciclabili e Saurini in fermento
Per i piccoli pionieri della Sauro è un nuovo e importante evento, a testimonianza della rivoluzione dolce, documentata anche da
Vitadueruote, che stanno portando avanti da tempo. Una novità resa possibile grazie alla Scuola stessa e all’intervento dell’associazione
tRiciclo – Bimbi a Basso Impatto, genitori-pionieri che certe buone pratiche, ormai, potrebbero insegnarle a chiunque. I Saurini (e loro famiglie al seguito) chiedono sempre più
Bicibus e
Pedibus. A proposito, in chiave local c’è «
fermento»: in particolare per via della nuova ciclabile strutturata di
Via Cornigliano e la
ciclabile di Prà, che a questo punto «
potrebbero essere sfruttate facilmente e felicemente per creare nuovi serpentoni colorati e antismog!».
BicibuSauro, urge la segnaletica
Mettiamo bene in chiaro un aspetto: Da Genova, Milano e Torino in giù le
#stradescolastiche devono intendersi non solo un diritto di genitori e soprattutto studenti, ma anche un dovere amministrativo. E a questo punto è un bene che alla prossima
conferenza delle ISA (Istituzioni Scolastiche Autonome) sotto La Lanterna stia stata invitata a esprimere proposte proprio la tRiciclo – Bimbi a Basso impatto. Loro e tutti quelli che la pensano come loro devono essere tenuti in gran considerazione, soprattutto perché cavalcano l’unica soluzione possibile: liberare i piazzali delle scuole dalle auto ‘appese agli alberi’ e posteggiate su due ruote sopra i marciapiedi.
Importante, in proposito, l’appello rivolto al Comune ligure di «tracciare anche gli attraversamenti ciclopedonali per congiungere la bike lane di Via Rimassa con l’inizio della nuova ciclabile in Corso Marconi». Con l’occasione, concludono gli organizzatori, «andrebbero installati cartelli per segnalare la partenza e l’arrivo del BicibuSauro, oltre a quelli che raccomandano il rispetto per il ciclista e che erano stati promessi in presenza di Matteo Trentin, vice campione del Mondo e ciclista della UAE team Emirates. Al momento non sono stati ancora installati». Perché? Ma perché «questi bambini…lo meritano».
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