Di mestieri in bici ce ne sono molti, invece di postine-libraie meno, molto meno. Quella di Cinzia è una storia da romanzo, fatta di illusioni e disillusioni, di migliaia di chilometri macinati assieme alla sorella Antonella. Una vita che hanno provato a vivere intensamente a Roma e che poi hanno barattato con l’ambìto ritorno a casa, in Abruzzo, dal punto da cui erano partite. Accomunate dalla passione per i libri in poco tempo hanno aperto Libreria On The Road a Montesilvano, in provincia di Pescara.
Al momento si tratta dell’unica libreria indipendente per una comunità di cinquantacinquemila abitanti. Loro ormai sono diventate un punto di riferimento per molti giovani del posto. E se i ragazzi non si muovono, Cinzia e Antonella salgono in sella e gli portano pure i libri a casa. Montesilvano, in fondo, è pur sempre una comunità a misura d’uomo e di…\ bici.
«Certo – spiega Cinzia a Vita a due Ruote – adesso ci si può muovere con un po’ più di libertà e molti clienti preferiscono passare da noi, ma il nostro servizio a domicilio non lo accantoniamo affatto».
Cinzia, perché siete scappate da Roma?
«Premetto che parlo di me perché le motivazioni di base erano diverse rispetto a quelle di mia sorella. Nel mio caso ero davvero satura della città, non riuscivo più a vedere granché di positivo: troppi spostamenti, vita sempre caotica e proposte di lavoro vicine allo zero».
Conosco tante persone a cui non basterebbero neppure queste ragioni. E’ dura vincere la resistenza al cambiamento.
«Per questo ci vuole un po’ di sana follia, se stai lì a farti solo i calcoli non ne esci: pensi che stai lasciando un lavoro fisso, cosa che ha fatto Antonella, per inseguire una passione e allora ecco che serve il pizzico di follia. Se no queste scelte non si possono compiere».
I pazzi aprono le vie che poi percorrono i savi, affermava il conte-scrittore Carlo Dossi.
«Diciamo che non abbiamo un modello particolare da prendere come esempio. Però ci siamo sentite parecchio folli quando abbiamo percorso centinaia di chilometri in bici, da Montesilvano a Lanciano, per farci autografare le copie dei libri scritti da due autori lancianesi, Remo Rapino e Stefano Redaelli. Entrambi i testi affrontano il tema della follia, un argoment evidentemente a noi piuttosto caro».