MobilitArs, il simposio di ‘eretici’ che chiedono città senz’auto

A leggere il programma di MobilitArs c’è da rabbrividire. Pensate: tanti emuli di Giordano Bruno del Terzo Millennio che si ritroveranno giovedì 26, venerdì 27 e sabato 28 maggio in un simposio al Centro Loris Malaguzzi di Reggio Emilia per proporre, auspicare, chiedere.. udite udite.. una..città senz’auto!! Roba da eretici, per l’appunto.

Scorri il programma della ‘tre giorni’ di MobilitArs, organizzato da Bikenomist in collaborazione con il Comune di Reggio Emilia, e leggi che terranno banco temi considerati sì di moda, ma all’atto pratico ‘scomodi’ perché impegnano al rispetto vero dell’ambiente e della società, basato cioè su comportamenti quotidiani virtuosi e non solo su nobili intenti: qualità dell’aria, minor consumo del territorio, tutela delle persone e vivibilità delle strade. Temi eretici o giù di lì, visti i loro tempi di attuazione tutti italiani. A dare il titolo al simposio il take dell’intervista realizzata da Paolo Pinzuti, Ceo di Bikenomist e direttore di MobilitArs, a Christophe Najdovski, il vice Sindaco di Parigi, secondo il quale «andare verso una città senz’auto è possibile». Più eresia di così, ma scalda il cuore.

Un po’ come toccò in sorte al filofoso nolano a cavallo del 1600, quando pubblicò le sue tesi sull’infinito, secondo lui assai diverso dal ‘finito’ e non certo da porsi sullo stesso piano. ‘La cena delle ceneri‘, ‘De la causa, principio et uno‘ e ‘De l’infinito‘. Nel suo trittico di opere londinesi Bruno sosteneva che la Terra, in contrasto con quanto professato da diverse tradizioni, non è che uno dei pianeti di questo infinito universo nel quale la vita si è manifestata. Alla stessa stregua e ai tempi nostri, a Reggio Emilia si professerà che non esiste un solo, unico, maledetto modo di muoversi in città, ma tanti altri. Anzi: addirittura..ben altri!

Il Comitato Scientifico di chi vuole vivere in un mondo diverso

Non a caso il programma è stato curato da un Comitato Scientifico composto dal geologo e divulgatore scientifico Mario Tozzi, il ‘principe degli eretici’ contemporanei, che però sdogana certi dogmi anti-ambientali e, per nostra fortuna, li divulga sempre più efficacemente alle masse: Tozzi ha dialettica, tempi televisivi ma soprattutto curriculum. Del Comitato Scientifico fanno parte anche il dirigente dell’Area Sviluppo territoriale del Comune di Reggio Emilia Paolo Gandolfi, la vicepresidente della Commissione Ambiente, Territorio e Lavori Pubblici della Camera dei Deputati Rossella Muroni, l’esperta di Urbanistica e Mobilità e Ambiente, fino al 2014 professoressa presso l’Università IUAV di Venezia, Maria Rosa Vittadini, la presidente dell’Agenzia Roma servizi per la mobilità Anna Donati (che conobbi tanti tanti anni fa a un corso sulla Comunicazione Ambientale a Roma), l’ingegnere ambientale ed esponente di Fridays For Future Italia Giovanni Mori e la presidente e ceo di Selle Royal Group Barbara Bigolin.

Tra i relatori Giuseppe Grezzi da Vico Equense, ora rivoluzionario della mobilità sostenibile a Valencia!

Oltre a Mario Tozzi, terrà banco Barcellona con le Superillas nell’intervento di Janet Sanz Cid, assessora alla Mobilità catalana, il Comune di Groningen (Paesi Bassi) con il Piano della Mobilità 2040 illustrato dal suo assessore Philip Broeksma e il piano “Meno auto più alberi” di Valencia con Giuseppe Grezzi, assessore alla Mobilità nativo di Vico Equense (guarda un po’ che risorsa ci siamo fatti scappare!) ma assurto alle cronache internazionali per la rivoluzione copernicana portata avanti nella ‘sua’ Valencia. Interverranno inoltre l’assessora alla Mobilità del Comune di Reggio Emilia, Carlotta Bonvicini (tema: 15 anni di Biciplan della città),Luca Boniardi, Dottore di Ricerca presso l’Università di Milano (tema: strade scolastiche) e Claudio Magliulo, responsabile Clean Cities Campaign Italia.

Si tratterà poi il tema della sicurezza e della mobilità inclusiva con Alessandro Tursi, Presidente FIAB, l’architetto- urbanista Matteo Dondé e Isabell Eberlein, CEO di Velokonzept

Carlo Carminucci, Direttore di ISFORT (Istituto Superiore di Formazione e Ricerca per i Trasporti) offrirà una panoramica sulle abitudini di mobilità degli italiani e di come queste siano cambiate durante la pandemia. Conoscendo un po’ numeri e tendenze, in pratica è come se lo avessi appena ascoltato: alla sola idea di ripassare a memoria le ‘buone pratiche’ attuali di mobilità, tutte italiane, o di scoprirne perfino di peggiori, già adesso mi tremano le vene dei polsi. In questo senso spero tanto di essere smentito e che ci siano anche good news!

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