Monopattini a Torino si parcheggiano solo negli stalli

I monopattini a Torino superano la prima cintura e nel Comune di Collegno si dovranno parcheggiare solo ed esclusivamente all’interno di appositi stalli.

Una bella iniziativa voluta dall’amministrazione locale, che rispetto anche a grandi città come Milano, Roma e Napoli prova a giocare d’anticipo e a far pagare come si fosse in moto chi lascia il monopattino al primo spazio utile in strada. Quante volte vediamo i monopattini elettrici buttati in strada o accostati alla meno peggio? Sopra i marciapiedi, davanti alle rampe di scale mobili, oppure davanti ai negozi.

Collegno è il primo Comune della città metropolitana a inaugurare il servizio di monopattini in sharing: ora si doterà di ben 150 monopattini. Una bella flotta, per carità, che però dovrà essere disposta in modo da non intralciare. Ecco perché arriveranno gli stalli a mettere ordine, a scongiurare l’abbandono selvaggio sui marciapiedi. Una moda che a Torino, così come a Milano, Roma, ad esempio, ha suscitato e continua a suscitare molte polemiche.

Monopattini a Torino, chi non parcheggia bene continua a pagare

E chi non vorrà rispettare le regole? Sappiamo bene che dalla teoria alla pratica, soprattutto in Italia, c’è davvero di mezzo il mare. Beh, chi si rifiuterà di posteggiare al meglio allora continuerà a pagare. Tipo il tassametro del tassista in mezzo al traffico: se il mono non sarà riagganciato allo stallo il counter continuerà a fare il suo lavoro. Più incentivo di così!!

I monopattini appena entrati in servizio a Collegno sono dotati, inoltre, di un numero di matricola che permette di risalire all’utilizzatore che li ha noleggiati. Eccolo, allora, l’uovo di Colombo: responsabilizzare chi utilizza il mezzo, non lasciarlo libero di comportarsi come si vuole. Il mono peraltro è di tutti, ma davvero di tutti. Trovarlo lì negli stalli e non parcheggiato in giro, dove capita, favorirà senz’altro anche un certo flusso ordinario. Un certo ricambio. Gli stalli, infine, saranno visibili anche sulle app e, udite udite, la potenza del mono calerà in caso di transito all’interno di zone pedonali. Insomma, libertà sì, ma regolata. non vigilata.

Per la cronaca, i gestori che hanno accettato questo regolamento sono Dott e Bird. A loro i migliori complimenti poiché fanno da esempio. E a Collegno sta per sbarcare anche il servizio di bike sharing. Altro che mobilità in…stallo!

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