Monopattino elettrico, lo trovi utile o è solo moda?

Il dubbio assale, soprattutto chi non l’ha mai provato: il monopattino elettrico lo trovi utile o è solo moda? A bruciapelo rispondo subito ‘sì’, perché lo utilizzo e soprattutto perché, come altri, mi sforzo di farlo secondo il codice della strada. Anche se riconosco che farlo al mille per mille non sia sempre facile. E….’no’, non è solo moda, anche se per alcuni fa figo.

Ah, il mono. Si tratta di un mezzo che in città è utile a coprire l’ormai arcinoto primo e ultimo miglio, quello che ci manca sempre per arrivare a destinazione se siamo arrivati in auto fino al primo parcheggio possibile, quello che dalla stazione del treno ci porta dritti in ufficio nel giro di 5/10 minuti al massimo. Quello che arrivato in ufficio ripieghi sotto la scrivania, dietro una porta, che lasci in consegna all’amico portiere dello stabile o all’accoglienza gentile all’ingresso dell’impresa dove andrete a prestare consulenze. E sarà utile anche in tante altre circostanze.

Posso portare un monopattino sui mezzi pubblici? Scandagliando rete e regolamenti, si può fare a seconda di alcune condizioni: in primis che l’azienda di trasporti lo consenta, comunicandolo ufficialmente all’interno del proprio regolamento. Ormai siano nel 2021 e un gestore che ondeggia tra le pieghe di decine tra cavilli e cavillucci come ho visto fare in alcune città italiane, nord Italia incluso, fa dispiacere e, soprattutto, alimenta un’inutile guerra tra poveri.

Per esempio quando c’è un flusso importante di utenti, sapere con certezza se il mono resta fuori oppure è autorizzato a entrare è fondamentale, non solo importante. Uno poi si regola, no? Per esempio: arriva un treno della metropolitana zeppo (condizione pre-Covid) e il display di fronte a noi ci informa che il treno seguente arriverà 6 minuti dopo? Ok, Attenderò il seguente, ma sarò senz’altro deciso a far valere anche le mie ragioni, provando a insinuarmi nel vagone con il massimo tatto di cui potrò disporre in quel frangente. Questo a patto che sia autorizzato a entrare ‘accompagnato’. Se invece l’azienda proibisce l’uso del mono in caso di treni stracolmi, sarà inutile provare a forzare il posto di blocco. Nel caso mi ostinassi a entrare, allora passerò per forza dalla parte del torto e, nella migliore delle ipotesi, andrò senz’altro a discutere con qualche passeggero. E’ già successo e succederà ancora. Succede quando mono (e bici pieghevoli) sono ammesse, figurarsi in caso contrario.

«Il trasporto della bicicletta, dei monopattini e degli altri mezzi di micromobilità elettrica è consentito sull’intera rete metropolitana. Non è possibile trasportare i mezzi solamente dall’1 al 24 dicembre», recita un passaggio all’interno del regolamento dell’azienda Atm di Milano. Potrò essere d’accordo o meno con questa scelta, ma sarò comunque informato con nettezza di queste limitazioni. Se proverò a forzare il posto di blocco durante il periodo proibito, sarà solo colpa mia, non del personale di stazione che non vuol farmi entrare. Comunicazione piana, comunicazione di servizio. Punto.

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