Opinioni Incluse – Andare in bicicletta: uno, nessuno e centomila chilometri

Andare in bicicletta una volta tanto, per niente oppure tutti i giorni? Ad esempio come da bike to work o per andare a fare la spesa in bici, perché no?! A Opinioni Incluse, rotocalco in streaming a due ruote lente, ecco tre esempi virtuosi: Giovanni Mandelli, giovane architetto da Olgiate Olona (in provincia di Varese), ideatore del progetto Strada per tutti con cui promuove la sua MonthBikeChallenge, che calcola i chilometri percorsi e ci svela quanto risparmiamo in emissioni Co2 e danari al mese; Nicola Gobbi di Ciclisti Urbani a Rimini e Simone Glielmi, Urban Bike Courier romagnolo per il brand Urbico.

I tre in collegamento, bontà loro, non arrivano neppure a novant’anni di età complessiva, ma proprio per questo testimoniano come la bicicletta, nel 2022, non sia più da considerarsi un passatempo riservato solo a chi è avanti con gli anni e vuole tenersi un po’ in forma, bensì un vero e proprio strumento di locomozione nella vita (anche lavorativa) di tutti i giorni.

«Alla MontBikeChallenge – spiega Giovanni Mandellisi partecipa contando i chilometri percorsi nei tratti urbani, per andare al lavoro o fare la spesa, e alla fine del mese si sommano i chilometri moltiplicandoli per due coefficienti: uno serve per calcolare il risparmio economico, l’altro ci informa su quanti chili di Co2 sono stati risparmiati per aver lasciato l’auto a casa. Nel 2021 la nostra community ha percorso oltre 71mila km, risparmiando 29mila euro tra carburante e manutenzione del mezzo».

«Purtroppo a Rimini non va tutto bene – sospira Nicola Gobbi di Ciclisti Urbani a Rimini – nonostante abbiamo il sole e il mare e la città sia dunque davvero a misura di bici. E’ stata creata la Cosnulta della Bicicletta, un organo appunto consultivo che consente di lavorare assieme a tecnici e assessori sulle infrastrutture esistenti e quelle future. Ma siamo ancora agli inizi e da una parte va sviluppata la rete degli attivisti per farsi sentire, dall’altra abbiamo bisogno di un’amministrazione capace di ascolto e attenzione, cosa che purtroppo manca ancora».

«Quando lavoriamo ci divertiamo spesso a osservare le macchine ferme in coda – racconta l’urban bike courier Simone Glielmi, ridendo sotto i baffi – e spesso passiamo anche all’interno dei parchi. A proposito: sarebbe bene togliere un po’ di tornelli messi per ostacolare il passaggio dei motorini, che tanto passano comunque, così da semplificare il nostro lavoro».

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