Piste ciclabili, per la Firenze-Prato disco verde da Fiab

Piste ciclabili, una superstrada ciclabile collegherà in mezz’ora Firenze a Prato. Boom!!! Ma come? Queste infrastrutture non erano considerate inutili? Invece ci si spinge sopra. Certo, all’italiana, con tempi di realizzazione non sempre apprezzati da tutti… epperò ci si prova, via!

La notizia è di pochi giorni fa: il Sindaco della Città Metropolitana di Firenze, Dario Nardella e il suo collega di Prato, Matteo Biffoni hanno presentato il progetto che andrà a ‘stappare’ la cosiddetta Piana fiorentina. Per chi non è di zona, si tratta di un’area densamente urbanizzata e con molto traffico limitrofo. Attraversarla, o meglio, bypassarla in sella a una bici o, perché no(?), a un monopattino, potrebbe essere l’uovo di Colombo.

Il tratto della super pista ciclabile Firenze-Prato nell’immagine pubblicata sul sito Mobilita.org

Pista ciclabile, chilometri e tempi di realizzazione

In soldoni (eh sì, ‘tantini’). Come da foto pubblicata su mobilita.org, saranno dodici i chilometri di ciclovia (in parte già finanziati, ma mancano ancora circa 30 milioni della Regione Toscana) da realizzare. L’inizio dei lavori dei primi 7 km è previsto per quest’anno, i restanti saranno conclusi nel 2022. Si tratta dei lotti 1,2 e 7, corrispondenti ai primi tratti partendo da Prato verso Firenze e da Firenze verso Prato. Per gli altri 5 chilometri, una volta finanziati, occorreranno altri tre anni per la realizzazione. Corrispondono alla parte centrale del percorso.

Pista ciclabile, le dichiarazioni dei due sindaci

«L’opera – ha spiegato il sindaco della Città metropolitana di Firenze Dario Nardella è nell’elenco del Recovery Plan. Sarà una pista tutta videosorvegliata e illuminata: è la prima volta che si uniscono due città di queste dimensioni. All’altezza del lotto 7 si collegherà poi alla ciclovia del Sole, la più lunga pista ciclabile d’Italia”.

«Questa pista ciclabile – afferma il sindaco di Prato, Matteo Biffoni sarà unica in Italia per il suo livello di sostenibilità: realizzata con materiale riciclato, illuminata a led con attenzione al risparmio energetico, collegherà 4 Comuni e soprattutto una delle aree più densamente popolate della Toscana, cuore nevralgico della regione. Con quest’opera si concretizza nei fatti il grande impegno sulla mobilità sostenibile che vede lavorare insieme due grandi città come Prato e Firenze e il sostegno fondamentale della Regione Toscana. Una vera e propria cura di mobilità dolce per una parte importante del territorio toscano, dove ogni giorno si registrano migliaia di spostamenti. Non sarà semplicemente una ciclabile turistica o di passeggio, ma di collegamento vero e proprio per chi si sposta per lavoro o studio, inserendosi in un più ampio programma di sviluppo della mobilità dolce: da un lato il potenziamento dei collegamenti su ferro, con treni che passeranno più frequentemente nella tratta Prato-Firenze, dall’altra la metrotramvia su cui si svilupperà il progetto regionale di collegare Firenze a Prato, fino al centro Pecci e all’area ex Banci».

Pista ciclabile, progetto ok anche per Fiab Toscana

Anche per Fiab Firenze Ciclabile, l’organizzazione fiorentina della Federazione Italiana Ambiente e Bicicletta, si tratta di un progetto interessante. «All’olandese, direi, una pista di respiro europeo: realizzato tutto in sede propria, con ampiezza larga.. sembra un bel progetto, via», spiega a Vita a due Ruote Luca Polverini, responsabile della Fiab toscana. «Il progetto, peraltro, lo abbiamo seguito offrendo pareri nostri. L’infrastruttura è legata alla Città Metropolitana: alcuni loro progettisti, che vanno in bici tutti i giorni e basti pensare che una di loro è una nostra iscritta, ci hanno contattato chiedendoci un confronto, anche attraverso dei sopralluoghi. Dal nostro punto di vista, che poi è anche quello di chi l’infrastruttura la usa, riteniamo sia stato fatto il massimo, anche a livello progettuale».

Allora sarà bello ed entusiasmante seguire i lavori di realizzazione di quest’opera passo passo. Da utilizzatori di piste ciclabili, ovvio, non possiamo che essere contenti di questo ‘incomincio’. Il progetto riguarderà una zona industriale già congestionata dal traffico, lambirà I Gigli, ovvero il centro commerciale più grande della Toscana e toccherà anche il relativo Polo Scientifico. Insomma, inutile avventurarci in possibili calcoli dei flussi interessati da questa pista, ma, come suggerisce opportunamente la Fiab locale, per fare bingo «basterebbe intercettare anche solo il 10 per cento di questo enorme potenziale».

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