Ci siamo, le piste ciclabili per bambini tornano a popolarsi grazie all’aria primaverile di questi giorni. Noi genitori siamo in fermento , anche se in parte titubanti: portiamo subito i nostri piccoli in mezzo al ‘traffico’ (che poi traffico è un’esagerazione) oppure attendiamo ancora un po’ che faccia più caldo e che, soprattutto, i piccoli si impratichiscano sempre di più?
Piste ciclabili: caratteristiche e riferimenti normativi
Nel frattempo che troviamo la risposta, ecco un breve riassunto di cosa sono piste e corsie ciclabili, accomunate spesso nella nostra testa in un unico concetto. Per farlo prendiamo in prestito il prezioso manuale del ciclista urbano Fiab (la fonte riguarda Genova, ma più in generale molte altre città d’Italia):
Le piste ciclabili possono essere:
a) in sede propria, ad unico o doppio senso di marcia;
b) su corsia riservata, ricavata dalla carreggiata stradale, ad unico senso di marcia;
c) su corsia riservata, ricavata dal marciapiede, ad unico o doppio senso di marcia.
Le piste ciclabili sono riservate alla circolazione delle biciclette (art. 3 c.s.) e prevedono sia segnaletica orizzontale che
verticale. Il loro impianto deve seguire delle larghezze minime (Decreto Ministeriale N. 557 del 30/11/1999).
Le corsie ciclabili sono delle corsie ricavate sulla carreggiata stradale, destinate alla circolazione delle bici nello stesso senso di marcia degli altri veicoli. Possono essere impegnate, per brevi tratti, da altri veicoli se le dimensioni della carreggiata non ne consentono l’uso esclusivo ai velocipedi, se sono presenti fermate del trasporto pubblico, se gli altri
veicoli devono effettuare la sosta o la fermata nella fascia di sosta veicolare laterale. Prevedono solo la segnaletica orizzontale e non sono previste larghezze minime (art. 3 c.s.).
Le corsie ciclabili per doppio senso ciclabile sono parte della carreggiata urbana a senso unico di marcia, poste a
sinistra rispetto al senso di marcia, idonee a permettere la circolazione sulle strade urbane dei velocipedi in senso contrario a quello di marcia degli altri veicoli (art.3 c.s.). Si possono istituire su strade a 30 km/h e necessitano di segnaletica
orizzontale come le corsie ciclabili. I velocipedi devono transitare sulle piste loro riservate ovvero sulle corsie ciclabili o sulle corsie ciclabili per doppio senso ciclabile, quando esistono (art. 182).
Piste ciclabili urbane e sterrati facili, quale mezzo scegliere?
Dalla nascita, alcuni nuclei sono riusciti a farlo anche prima del concepimento, il suggerimento è rivolto senz’altro alle cargo bike. E’ un mondo fantastico e del quale siamo innamorati, ma proprio per questo vorrremmo poterne parlare in modo dedicato più avanti. O meglio, a volte lo facciamo attraverso alcune dirette streaming organizzate sul nostro Gruppo Facebook, ma le cargo meritano a nostrp avviso uno spazio tutto loro. Intanto, per i bambini da 3 a 5 anni suggeriamo il seggiolino, ma anche i carrellini che, rispetto al precedente, possono ospitare anche qualche giochino con cui far distrarre il piccolo mentre il genitore pedala.
I bimbi da 6 a 8 anni possono essere sufficientemente autonomi da pedale liberamente se la pista ciclabile è sicura. Bella, ma sicuramente più impegnativa economicamente, l’idea del tandem genitori figlio.
Piste ciclabili in Alto Adige, Toscana e Abruzzo
La scelta dell’itinerario è fondamentale se vogliamo che i nostri bambini si godano una giornata immersi nella natura e lontani dal traffico cittadino. Noi genitori, in aggiunta, vogliamo un percorso sicuro ed anche abbastanza comodo per i carrellini rimorchio. Tante idee e suggerimenti su piste ciclabili per bambini sono disponibili su internet. Noi ci limitiamo a darvi qualche idea.
In Trentino Alto Adige c’è la ciclabile San Candido – Lienz, sicuramente tra le più amate dalle famiglie italiane e non. Sono 44 km che ci portano sino in Austria, con sosta (obbligata!) alla fabbrica della Loacker. Al ritorno si può optare anche per il treno regalando ai nostri bambini l’esperienza dell’intermodalità. Sempre nel quadrante nord est della nostra penisola, segnaliamo la ciclabile del Mincio, 45 km da Peschiera del Garda a Mantova. Pedalando lungo il fiume si ha la possibilità di visitare borghi bellissimi, dal fascino antico.
In Toscana, da Marina di Bibbona a Cecina c’è un percorso, di 5 km, che costeggia il mare attraversando la Riserva Naturale dei Tomboli di Cecina. E’ possibile pedalare immersi tra odore di mare e di pini. In Abruzzo ci si può sbizzarrire lungo la Ciclovia Adriatica d’Abruzzo, più di 130 Km che hanno consentito alla Regione Abruzzo di aggiudicarsi nel 2020 l’Oscar Italiano del Cicloturismo (Green Road Award). Insomma, è vero che l’idea di girare a due ruote, per giunta portandoci i nostri figli, ci lascia un po’ perplessi. D’altronde, dopo una vita trascorsa sempre dentro un’automobile, è un po’ difficile che si possa allargare i nostri orizzonti senza porsi domande.