
Alla fine ho preso la bici, il treno, sono sceso alla fermata San Pietro e mi sono testato una delle piste ciclabili a Roma tra le più criticate, quella di Via Gregorio VII.
Sì, è andata così perché non ne potevo propio più. Troppe polemiche che si sono sollevate da quando si è cominciata a realizzarla fino ad ora che siamo a metà novembre. Una scia di veleno che si vede a chilometri: una manciata, per l’esattezza, proprio come quelli che caratterizzano la nuova infrastruttura in grado di collegare la zona di Piazza Carpegna (fine quartiere Aurelio – Roma Nord) a Porta Cavalleggeri (Prati -San Pietro, in pieno centro città, all’incirca a poche centinaia di metri da Castel Sant’Angelo).
D’altronde che sulla pista spirassero venti di bufera lo si era capito subito. Prima il video di alcuni esponenti politici, così come nella circostanza di quella di Via Tuscolana, poi un tentativo di raccogliere firme così da fermarne l’avanzamento dei lavori ad opera del Comitato per la Riqualificazione Porta Cavalleggeri. In soldoni, con tanto di firme a margine, una serie di nomi di attività commerciali di zona i cui titolari proprio non la digeriscono. Alcuni di loro, lo hanno ammesso candidamente pur se attraverso civilissime (va riconosciuto) conversazioni social, sono sì (a a parole) favorevoli alle piste ciclabili, ma realizzate con cognizione di causa. Per esempio, ci sono attività commerciali che temono che con questa infrastruttura vengano addirittura meno quei clienti che fino a poco tempo fa parcheggiavano al volo in seconda fila! Beghe di cortile? Mica tanto. Leggete qui sotto e dite, in cuor vostro, se al di là di dove vivete o lavorate non trovate che la musica sia sempre la stessa: belle le piste ciclabili, utili, ma non nel mio giardino!!

Allora, dopo aver letto e condiviso i pinti di vista di associazioni come Salvaciclisti e di tanti portatori di interesse come Michelangelo Alimenti, Marcello Perotta, Andrea Romagnoli e Rotafixa Paolo Bellino (giusto per citare alcuni tra i principali esponenti del mondo romano a due ruote) , mi sono schierato anche io. Nulla di che, mica ho la loro bike experience, epperò mi sembrava utile appoggiare la causa che stanno portando avanti poiché è la causa di tutti coloro che vogliono muoversi attraverso una mobilità diversa rispetto a quella autocentrica.
Infine, domenica scorsa ho preso la bici e a Via Gregorio VII mi ci sono andato a fare un giro io stesso: prima il tratto a salire e poi quello a scendere. Così mi sono ricavato la mia personale opinione che scriverò in sotto forma di acronimo: LSNE (Le Streghe non esistono). Certo che ci sono alcuni impianti che gli devi girare intorno e certo che a scendere incroci l’attraversamento per il parcheggione a ridosso del nuovo mercato in fase di realizzazione. Ma basta rallentare e basta che gli altri in auto rallentino un po’ anche loro prima di svoltare a destra… e basta così. Il resto, vi prego di credermi, è un percorso che sembra fatto apposta per i commercianti. Vivendo a Roma, concedetemi di scrivere che grazie a questa nuova pista ciclabile a Roma, nei negozi ‘ce caschi dentro’! Non ci credete? Ma l’avete vista la foto che mi sono scattato in testa di pagina? Mi trovo nel tratto a salire della corsia e sono a un metro dalle vetrine!!
E allora vi chiedo: le streghe esistono o no?