Più piste ciclabili (in città), crolla il bike sharing: i dati nel rapporto Focus 2R, promosso da Confindustria Ancma con Legambiente

Più piste ciclabili in città (+ 65,5 km soltanto a Milano) e crollo del bike-sharing (-47% rispetto al 2019), a causa del lockdown e in parte della concorrenza dei nuovi servizi di monopattino-sharing. È quanto emerge dal sesto rapporto dell’Osservatorio Focus2R, la ricerca promossa da Confindustria ANCMA (Associazione Nazionale Ciclo Motociclo Accessori) con Legambiente, elaborato dalla società di consulenza Ambiente Italia e presentato attraverso un webinar a cui hanno partecipato anche gli assessori con deleghe alla Mobilità delle città di Roma, Milano, Parma, Genova e Torino. Nell’articolo focalizziamo l’attenzione solo sulla parte delle due ruote lente.

Il metodo d’indagine

L’indagine parte con un questionario inviato assieme con quello di Ecosistema Urbano di Legambiente e fornisce la più completa e aggiornata panoramica delle politiche introdotte dai Comuni capoluogo di provincia italiani. Il tema del report è quello della mobilità al tempo del Covid. Al questionario, rivolto nel corso del 2020 a 106 municipi, hanno risposto 94 amministrazioni. Il report rende quindi disponibile un significativo bacino di informazioni su piste ciclabili, sharing mobility, parcheggi dedicati e tanti altri aspetti legati alla mobilità su due ruote nei centri urbani fornito direttamente dai governi locali.

Tendenze: ancora divario tra Nord e Sud ma è boom ovunque

Malgrado sia ancora profondo il divario tra Nord e Sud del Paese nelle misure messe in campo, l’ultima rilevazione conferma comunque una positiva e graduale ascesa dell’attenzione alla mobilità su due ruote nell’agenda politica delle città italiane. Un interesse in rialzo, che ha riguardato i principali indicatori del report, ma ancora non allineato al rinnovato protagonismo di biciclette e motocicli e alla loro crescente presenza in ambito urbano. Il mercato di riferimento descrive infatti un vero e proprio boom delle due ruote, con il settore bici che si avvia molto probabilmente a replicare il successo del 2020 con oltre 2 milioni di pezzi venduti e quello moto che segna un sorprendente + 21,2%, immatricolando quasi 290mila veicoli. 

BICICLETTE – Dal rapporto emerge che ben 31 Comuni, anche per sopperire ai problemi di circolazione legati al Covid, hanno realizzato complessivamente 224,5 km di nuove piste ciclabili: la maggior parte delle amministrazioni locali intervistate ha introdotto più di 2 km di piste ciclabili, mentre 7 più di 10 km. La disponibilità media di piste ciclabili, ciclopedonali e zone con moderazione di velocità a 20 e 30 km/h sale anche nel 2020 e raggiunge 9,5 metri equivalenti (+25% rispetto al 2015, primo anno di rilevazione del Focus2R). Cresce anche il numero di Comuni in cui è consentito il trasporto di biciclette sui mezzi pubblici (52%), in lieve aumento rispetto al 2019 e in netta crescita rispetto al 31% del 2015. 

Stabile invece il dato delle amministrazioni che hanno allestito postazioni di interscambio bici in tutte o almeno una stazione ferroviaria (74%), oppure presso scuole e università (80%), mentre cala la percentuale delle città dove sono disponibili punti di ricarica elettrici delle biciclette a pedalata assistita, che passa dal 38% del 2015 al 33% del 2020 (era il 35% nel 2019). 

Come nel 2019, la maggior parte dei punti di ricarica si concentra in poche città, in particolare Trento e Padova che, insieme, contano quasi l’80% del totale, rispettivamente 320 e 312. In ogni caso, 13 comuni su 23 non superano i 5 punti di ricarica e soltanto 6 comuni ne hanno più di 10. 

Per quanto riguarda infine il bike-sharing, il 54% dei comuni ha introdotto servizi di condivisione delle biciclette con una flotta complessiva di circa 35 mila mezzi.  Tra le città con il maggior numero di prelievi troviamo Milano, Brescia, Firenze, Torino e Bologna, tutte sotto il milione di prelievi annui, tranne Milano che registra 4.3 milioni di prelievi nel 2020. Il numero di prelievi totali annui diminuisce del 47% rispetto al 2019, così come la percorrenza totale che scende del 51% rispetto al 2019. 

Bike sharing: il numero di prelievi totali annui diminuisce del 47% rispetto al 2019

«Il lavoro del Focus2R – ha commentato il presidente di ANCMA Paolo Magrici consente ancora di accendere un riflettore sulle buone pratiche e soprattutto sulle zone d’ombra che interessano la pianificazione della mobilità urbana, nella speranza di innescare contaminazioni e condivisioni tra i Comuni. E lo fa in un momento contraddistinto da un grande desiderio di due ruote e da una nuova domanda di mobilità individuale, che rafforza ulteriormente il ruolo delle biciclette e dei motocicli, sottolineandone le peculiarità uniche come la fruibilità, la sostenibilità ambientale, e la velocità negli spostamenti».

«In un anno particolarmente difficile per la pandemia – ha dichiarato il presidente nazionale di Legambiente, Stefano Ciafanidal report emerge un Paese che si muove e cerca di farlo in modo sempre più sicuro e sostenibile. Soprattutto la crescita dei numeri legati alle bici ci fa guardare in positivo al futuro dei sistemi di mobilità nelle nostre città. Nell’ambito del PNRR si apre ora la possibilità di concretizzare davvero una inversione di rotta attraverso i bandi pubblicati dai ministeri per l’assegnazione di risorse da destinare, tra le altre cose, anche alla nuova mobilità».  

Top Five, le città più virtuose

Nel report sono state stilate alcune ‘TOP FIVE’, un po’ come si faceva con i migliori 45 giri all’epoca dei mitici Anni Ottanta (chi c’era!). Nostalgia a parte, Reggio Emilia, Bologna e Firenze sono solo alcune delle città più virtuose nel campo delle infrastrutture ciclabili, dei parcheggi per le biciclette presso le stazioni ferroviarie e nel bike sharing. Ecco di seguito il dettaglio.

TOP 5 PER INFRASTRUTTURE CICLABILI (metri equivalenti per abitante) – Reggio Emilia, Cuneo, Cesena, Ravenna e Cosenza. 

TOP 5 PER PARCHEGGI BICICLETTE PRESSO STAZIONI FERROVIARIE – Bologna, Firenze, Ferrara, Treviso e Piacenza. 

TOP 5 BIKE SHARING – Per numero di bici ogni 1.000 abitanti, Firenze, Milano, Mantova, Bologna e Bergamo per numero di biciclette, mentre la top 5 “abbonati per 1.000 abitanti” è invece composta nell’ordine da Firenze, Pesaro, Brescia Torino e Milano. 

Il mercato: nel 2020 vendute oltre 2mln di bici

Nel 2020 (ultimo dato disponibile) sono state vendute oltre 2 milioni di biciclette. Rispetto al 2019, sono cresciute le bici tradizionali (+14%) con 1.730.000 unità vendute, mentre le eBike con 280mila unità hanno fanno segnare un robusto + 44%. Il 2020 ha inoltre confermato il negozio specializzato come punto di riferimento per i consumatori sul territorio: Confindustria ANCMA stima, infatti, che più del 70% dei 2 miliardi di euro di fatturato dell’intera rete di vendita durante il 2020 sia stato generato dalle realtà commerciali più di prossimità. Sempre secondo le prime valutazioni di ANCMA, nel 2021 il mercato si attesterebbe indicativamente sugli stessi volumi del 2020.

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