Se le strade a Natale diventano autorimesse a cielo aperto. La cartolina da non spedire mai

Eccole le strade a Natale che diventano autentiche autorimesse a cielo aperto. Complici anche, a mio modesto avviso, le infauste aperture della Ztl in alcune città come ad esempio Roma, in giro è il far west. Suv e auto di medie dimensioni ovunque, perfino in piazze storicamente inviolabili come ad esempio Piazza Fontanella Borghese e Largo Chigi. Il centro storico di Roma invaso da smog e lamiere: una cartolina che non andrebbe mai spedita.

Giorni di sconforto per chi prova a raccontare di mobilità dolce. Giorni di mestizia perché poi prendi la bici, la carichi sul treno, scendi in centro città e in strada trovi davvero la qualunque, con la sensazione di sentirti circondato, se possibile, ancora più di prima.

E manco a farlo apposta, giusto ieri pomeriggio mi sono imbattuto in un bellissimo video messo in rete dall’ottimo gruppo Facebook ‘Roma ieri e oggi‘. Lo seguo da tanto tempo e vi suggerisco di fare altrettanto, visto che è un’autentica macchina del tempo (sono sensibile al tema): foto in bianco e nero e video in ‘super 8’ di una Roma che pensavamo scomparsa e che invece..insiste/esiste in queste immagini. A ricordarci di come eravamo, da dove veniamo e quali azioni potremmo compiere per restituire un po’ più decoro alla Città Eterna!

Il video sulle infrazioni a Roma datato 1961: sembra girato stamattina

A una prima lettura il pedone sembrerebbe quello più agevolato. “Avete mai visto un vigile mutarlo?”, chiede il cronista nel corso della narrazione. “Eppure povero pedone – prosegue – quando gli automobilisti lo rasentano anche se è sulle strisce bianche. Anche se queste strisce talvolta finiscono in un distributore di benzina o dentro un’aiuola“. Nel frattempo la telecamera immortala decine di persone che attraversano su strisce bianche giganti, ben visibili a tutti e in pieno giorno: guardate, osservate come si districano tra un’auto e l’altra. Nessun conducente che si ferma per consentire loro il passaggio!! Medio Evo!!

In un fantastico video a colori ad opera dell’Istituto Luce datato 1961 (dunque ben 59 anni fa!!!) che dura 2 minuti, ci appare una Roma pressoché identica a quella dei nostri giorni. Si parla, indovinate un po’, delle comuni infrazioni al codice della strada commesse da pedoni (!) e automobilisti.

Auto in centro a Natale, ci sono cascato anch’io

Dici..ma perché stai scrivendo ‘sta roba e non ci parli di mobilità dolce? Anzitutto perché anche questa è mobilità dolce, e poi perché ieri pomeriggio ho voluto macchiarmi anch’io di questa grave colpa, vestendomi da automobilista incallito. Volevo mostrare Roma a mia figlia piccola facendole evitare pioggia, aria rigida (che poi facevano 12 gradi) e sgambate. Grosso errore.

Con tanto di auto ibrida, consapevole che avrei trovato il centro storico aperto e il conseguente delirio di traffico, mi sono imbarcato lo stesso in questa avventura che a Roma un automobilista medio vive ogni giorno per andare da casa al lavoro e viceversa. Immaginatevi Roma città aperta, con l’accensione dell’albero di Natale Spelacchio in Piazza Venezia, comunque gremita anche se molti rispettavano le giuste distanze e la piazza era zeppa di agenti di Polizia. Metteteci pure la storica via IV novembre aperta solo a scendere perché se ne sta rifacendo l’intero manto stradale dopo secoli di incidenti dovuti alla scarsa manutenzione dei sanpietrini presenti. Per non parlare del Lungotevere davanti all’Ara Pacis, che immette in via del Corso o, appunto, in Piazza Fontanella Borghese. Lì c’è la Facoltà di Architettura, ma vi garantisco che ieri pomeriggio di architettonico c’era assai poco. Un passato che credevo potesse rimanere solo un antico ricordo di quando ero adolescente e in questi posti, erano i primi anni Ottanta, già allora ti sconsigliavano di andarci in auto (se trovavi amici o parenti maggiorenni), al massimo con il motorino. Invece ieri pioveva, non faceva caldo e tutti, dico tutti, erano in macchina. Un abominio!

Poi mi capita sott’occhio il video di 60 anni fa e vedo che rispetto a oggi non è cambiato nulla. O meglio: si è amplificata la consapevolezza che bisogna darsi una mossa, uscendo da quello stato di rassegnazione che aleggiava all’epoca. “E’ così – si diceva perlomeno fino agli Duemila e ancora in molti la pensano così – ormai c’è l’auto e non se può più fare a meno“.

In Italia e nella capitale, chi va a piedi o utilizza la bicicletta a pedalata assistita e il monopattino, viene visto come uno che non ha davvero niente da fare tutto il giorno oppure è un bambino vestito da adulto. Un Peter Pan che rifiuta di crescere.

Riaprire le Ztl in centro alle auto non è la soluzione, ma il colpo di grazia

E allora, a concludere, lasciateci l’illusione di non crescere, lasciateci sognare città libere dalle auto e piene di bici, monopattini e gente di tuti i giorni che cammina libera, senza l’obbligo di zigzagare tra un cofano e un bagagliaio. Vorremmo, vorrei vedere passanti che indugiano di fronte alle vetrine di quei bei negozi al centro che resistono, con commercianti storici che provano ancora a opporsi a una crisi che è mondiale ma che da noi si sente di più per motivi affrontati dai migliori economisti in circolazione, non certo dal sottoscritto. Il quale, però, una cosa la sa bene: per salvare molte attività commerciali servirebbe anche, non certo ‘solo’, liberare il più possibile piazze e vie storiche delle città. Si verrebbe a creare il presupposto per l’incontro di domanda e offerta com’era una volta. Per farlo, però, serve coesione, anche di quella parte di commercianti stessi che purtroppo si trovano in difficoltà ma che non vedono di buon occhio provvedimenti del genere. Dopo il vistoso calo dei consumi registrato negli ultimi anni (non sono un economista e non mi avventuro in spiegazioni improvvisate su come questo sia potuto accadere), essi temono di perdere perfino il potenziale cliente che parcheggia l’auto dove capita: sul marciapiede, in doppia fila etc.. e maledicono le nuove piste ciclabili che a Roma, in alcuni casi, toglierebbero anche quest’ultima possibilità.

Nel dubbio sono state riaperte le ztl in centro ( a Roma fino al 15 gennaio, un’eternità) esaudendo le richieste di alcuni nella speranza (illusione, nbd) che questa disposizione possa risolvere ogni male nelle nostre città. Io vi dico che riproporre il traffico, la auto ‘appese agli alberi o alle finestre’, non sarà una soluzione, ma il colpo di grazia. Ripensateci!

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