Strade a Natale, le botteghe a Cremona consegnano in cargo bike: altro che Ztl aperte

Strade Natale

Strade a Natale, bello anzi bellissimo l’esperimento dei commercianti delle botteghe del centro storico che nell’affascinante città di Cremona potenzieranno le consegne a domicilio in cargo bike. L’iniziativa si chiama ‘Dai negozi a casa’ e penso che sia opportuno raccontarvela, per poi rapportare il tutto a quello che succede nel resto del Paese.

Come faccio a non chiudere bottega?

Chi è appassionato di mobilità dolce o vive la sua quotidianità a due ruote non può voltarsi dall’altra parte e, soprattutto, la situazione sotto pandemia è fin troppo evidente: non si possono alleviare gli immani dolori che sta patendo il commercio locale aprendo scardinando i varchi delle zone a traffico limitato e facendo circolare liberamente auto, suv, crossover e moto. Lo scrivo da tempo, assieme a molti altri, e più passa il tempo più me ne convinco: a problemi complessi contrapporre soluzioni pratiche. Che poi significa soluzioni a basso costo e dal ritorno quasi immediato. E allora altro che ztlaperte, viva la cargo bike che arriva ovunque e pure carica di merci.

Ma sapete quanta merce può portare un bestione (che poi bestione non è) del genere? Almeno 100 chili. E i costi? Le cargo bike non pagano bollo, assicurazioni e hanno perfino bisogno di una scarsa manutenzione. Infine, altro aspetto importante, sono affidabili e durano almeno una decina d’anni. Vogliamo provare a paragonarle alle auto, che oltre ai loro costi arcinoti ( carburante, manutenzione, bolli e assicurazioni) includono anche eventuali costi per accedere all’interno dei centri storici? Ma lasciamo perdere e divertiamoci, gustiamoci, allora, l’esperimento sostenuto a costi irrisori (circa 25 mila euro complessivi messi a disposizione dal Comune, ndb) dai commercianti cremonesi. Osserviamo le cargo infilarsi nelle strade storiche della città del museo Stradivari. Sarà che ha pure dato i natali al compositore Amilcare Ponchielli, ma dal punto di vista dell’innovazione nel campo dei trasporti in aree depresse… in questa città è davvero tutta un’altra musica!!!

Botteghe e consegna a due ruote, come andrà a finire?

Il servizio interessa tutte le attività commerciali ricomprese nel Duc (il Distretto Urbano del Commercio, una specie di associazione di botteghe più o meno storiche e tutte dislocate nel centro Lombardo) e nella cosiddetta ‘prima’periferia.

Ma quali saranno gli scenari possibili? Analizziamoli insieme.
Primo scenario. Le cose vanno bene e la domanda cresce a tal punto da far considerare retrograde le aziende che ancora si ostinano a consegnare la merce meno responsabilmente di altre. Dove l’accezione ‘meno responsabilmente’ significa che chi consegna gira in furgone e si piazza in doppia fila, sulle strisce o sui marciapiedi. Insomma, sfigurerebbe non poco rispetto a chi non inquina, abbatte i costi ed è pure figo perché fa tutto in cargo.

Secondo scenario. È quello per cui bisogna tifare per forza contro: le vendite non decollano o, peggio, sono talmente in calo per timore della pandemia che alla fine i mancati introiti saranno per forza imputati alla scommessa che ha fatto il Comune. Così come avviene dal Nord al Sud del Paese, sono quasi certo che anche in questo caso la si butterà in bagarre politica. Il sindaco e la sua Giunta saranno messi sotto schiaffo e l’opposizione cavalcherà l’immagine di dilettantismo, portato da chi si illudeva di voler fermare l’ondata di piena del fiume piazzando un po’ di pietre qua e là lungo il suo greto.

Nel frattempo, la proposta dell’assessora al Commercio, Barbara Manfredini (della quale ignoro il colore politico e lo verificherò soltanto dopo aver pubblicato il pezzo, ndb) è stata anzitutto condivisa con i rappresentanti delle associazioni di categoria e poi durerà ben sei mesi.

È vero: Cremona fa un massimo di 72 mila abitanti, circa mezzo quartiere di Roma..ma gustiamoci lo stesso questo esperimento. Cremona val bene una cargo!!


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