Pista ciclabile a Ostia, chi si Mit di mezzo?

Tutto in salita e ricco di ostacoli il percorso della neonata pista ciclabile di Ostia, lungo il mare a Sud di Roma, dopo che il Mit (il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti), ha definito ‘illegittimo’ l’atto istitutivo che l’estate scorsa ne ha sancito la nascita.

Più nel dettaglio, “il X Municipio (l’Ente locale in cui ricade la cittadina marittima, ndb) ha travalicato i limiti del proprio potere”. Da qui l’annullamento della delibera di Giunta con la quale il 5 agosto scorso il Municipio autorizzava la realizzazione della pista ciclabile sul lungomare e tutte le modifiche apportate alla circolazione e alla sosta. Un provvedimento adottato in seguito al ricorso presentato dal presidente di Labur, Laboratorio di Urbanistica. Un conflitto di competenze di cui si parla nel decreto 598 del 28 dicembre scorso, secondo il quale la circolazione sul lungomare non rientrerebbe appunto nell’ambito di questo Municipio, bensì “nelle attribuzioni proprie del Dipartimento Mobilità e Trasporti del Comune di Roma».

Non è affatto dello stesso avviso Paolo Ferrara, consigliere locale del Movimemto 5 Stelle, tra i principali promotori dell’infrastruttura. “La ciclabile di Ostia è legittima e rimarrà al suo posto. Abbiamo agito in completa trasparenza e nel rispetto delle regole. Per dipanare ogni dubbio – dichiara l’esponente pentastellato locale – chiariamo sin da subito che il decreto del Ministero delle Infrastrutture e dei trasporti, di cui tanto si parla, non annulla il progetto della ciclabile approvato lo scorso maggio, ma un’altra delibera approvata il 5 agosto 2020 sulla pedonalizzazione del Lungomare. Tra l’altro la delibera di Giunta è un atto di indirizzo politico che, necessariamente, deve essere reso esecutivo da un atto dirigenziale: cosa avvenuta per la pista ciclabile e per la modifica della viabilità”. Più delicata appare invece la questione della competenza, che se non risolta rischierebbe di compromettere l’intero progetto. Sul punto Ferrara precisa che la pista ciclabile realizzata dal Municipio “è stata approvata con carattere di temporaneità e per tale caratteristica la Direzione Programmazione e Attuazione dei Piani di Mobilità del Dipartimento Mobilità e Trasporti non è intervenuta nel processo dei pareri, non di competenza dipartimentale. Questo ha tratto il ministero in errore”.

Inaugurazione pista ciclabile, quel giorno c’eravamo: in monopattino


Questi i due schieramenti, che si trovano entrambi su un campo davvero minato: quello di una mobilità dolce, da queste parti attesa da secoli. A titolo personale (prima i fatti poi le eventuali opinioni, ndb)… io all’inaugurazione e della lista c’ero, ho avuto modo intervistare al volo la sindaca Virginia Raggi in bici e di scambiare diverse battute con gli abitanti in zona. Per farlo non sono arrivato all’ultimo, ma due ore prima dell’evento e sono arrivato lì in monopattino.

Poi ho parcheggiato, ho preso camera e microfono e mi sono fatto un po’ di ‘vox’. Anche con i giovani, un po’ meno sensibili dei 50enni all’utilizzo delle due ruote, sia in bici che in mono. Beh.. la faccio breve, ma vale la pena scrivere che nessuno era dispiaciuto a proposito di questa infrastruttura, anzi.. la maggior parte degli intervistati la vedeva di buon occhio.

Infine, vi garantisco che ben prima dell’arrivo della sindaca, della quale non curo l’ufficio stampa né tantomeno la comunicazione interna, ho notato passeggiarvi sopra decine e decine di famiglie. Vedere la gioia di papà, mamma e soprattutto dei più piccoli durante il passaggio.. è stata una bella emozione. Tutta gente che non creava traffico in auto, né inquinava ed era… felice. A loro forse importava chi l’avesse mai realizzata? Insisto: ‘sta roba non ha colore politico. Provare per credere.

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